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Questo articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2012 alle ore 16:22.

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Il terzo ponte sul Bosforo sarà italo-turco. L'italiana Astaldi, associata con il gruppo turco Ictas, si è aggiudicata il maxi-contratto da 4,5 miliardi di dollari per la costruzione dell'imponente infrastruttura - lunga 1,275 chilometri - che collegherà Asia ed Europa. Lo ha annunciato ad Ankara il ministro dei trasporti turco Binali Yildirim, specificando che la proposta italo-turca è stata ritenuta la più idonea.

Il progetto, la cui costruzione inizierà verso fine anno, verrà finanziato senza ricorso a fondi pubblici, ha spiegato il ministro.

Il consorzio italo-turco si è impegnato a costruire il nuovo ponte sul Bosforo in 36 mesi dall'inizio dei lavori, ha precisato Yildirim.
La rapidità di esecuzione era una delle principali condizioni poste ai candidati alla realizzazione dell'opera.

Il progetto prevede anche la costruzione di una autostrada di 414 chilometri, la «North Marmara Highway», che collegherà la provincia europea di Tekirdag a quella asiatica di Izmir.

Secondo la stampa turca in lizza per il maxi-contratto c'erano anche l'italiana Salini, altre sette società turche e una sudcoreana.

Il terzo ponte di Istanbul, da costruire a nord (verso il mar Nero) rispetto ai due esistenti sul Bosforo, dovrà alleggerire il traffico che intasa il primo «Bogazici Koprusu» (ponte sul Bosforo), del 1973, e il secondo intitolato al sultano Maometto il Conquistatore («Fatih Sultan Mehmet Koprusu», o Fsm), del 1988.

Collegando Europa e Asia, il ponte servirà anche ai collegamenti con il Caucaso, e con il Medio ed Estremo Oriente. Il progetto era stato annunciato nel marzo dell'anno scorso con un appuntamento per un'asta ad agosto poi slittato inutilmente a gennaio. La stampa turca allora aveva spiegato lo slittamento con le difficoltà finanziarie dei mercati europei che riducono l'accesso al credito anche per gruppi rinomati.

(La cordata Ic Ictas-Astaldi, che era in gara con un altro gruppo italo-turco, Salini-Gülermak, gestirà il ponte per 10 anni e tre mesi. La gara riguardava la costruzione del terzo ponte e delle strade di collegamento, per un totale di circa 90 chilometri.

Un progetto più leggero rispetto a quello oggetto della gara dello scorso gennaio, che prevedeva la costruzione del ponte e dell'intero tratto autostradale Nord Marmara, da Tekirdag ad Adapazari, per un totale di 414 chilometri. Gara che era andata deserta.

Il terzo ponte unirà il distretto di Poyrazoy, sulla riva europea di Istanbul, a quello di Garipce, sulla parte asiatica del Bosforo, a nord, vicino allo sbocco sul Nar Nero.

Lungo circa 1,3 chilometri, sarà completo anche di linea ferroviaria. Sullo stretto che separa Asia ed Europa, tagliando in due la megalopoli con 13 milioni di abitanti, sono stati costruiti due ponti, uno nel 1973 e l'altro nel 1988. Yildirim aveva annunciato nel 2010 il progetto dei terzo ponte con una nuova autostrada per alleggerire il traffico urbano di Istanbul.

Il progetto è soggetto alle critiche feroci degli ambientalisti, secondo i quali l'infrastruttura non darà sollievo al traffico cittadino, ma spianerà la strada a una speculazione edilizia senza precedenti.

Astaldi nel 2009 si è aggiudicata la realizzazione e successiva gestione dell'autostrada che collegherà Gebze (alle porte di Istanbul) a Smirne, sulla costa egea. Lunga 421 chilometri, verrà costruita insieme con cinque partner turchi e prevede un investimento di 6,5 miliardi di dollari. L'opera punta dimezzare il tempi di viaggio tra Istanbul e Smirne, grazie anche alla costruzione di uno dei più grandi ponti sospesi al mondo.

I lavori dovrebbero cominciare nel 2013.

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