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Questo articolo è stato pubblicato il 24 luglio 2012 alle ore 06:44.

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SOCI. Dal nostro inviato
Man mano che passano le ore, è sempre più difficile isolare Mosca e poi Soci dall'eco dei mercati. Eppure, aveva detto Mario Monti domenica sera dopo aver incontrato gli imprenditori italiani presenti in Russia, sono proprio gli accordi come quelli firmati ieri mattina la risposta dell'economia reale alla crisi. «Dimostrano la forza assoluta dell'Italia», osserva – parlando al Sole 24Ore – il numero uno di Techint, Gianfelice Rocca. E certamente guarda molto lontano il progetto pilota a cui Techint ha dato il via con Norilsk Nickel, gigante mondiale della produzione di nickel, palladio e altri metalli.
Vincendo una gara alla testa di un consorzio internazionale, Techint è stata scelta dai russi per realizzare un prototipo che basandosi su sistemi di separazione del gas abbatterà del 95% le emissioni di zolfo che fuoriescono dagli impianti artici di Norilsk. «Una città – spiega Rocca – con uno dei tassi di inquinamento più elevati al mondo». Un progetto da realizzare in condizioni estreme, con temperature che scendono a 50° sotto lo zero e possibilità di accesso solo con rompighiaccio: «Siamo davvero alla frontiera dell'innovazione», ha detto Rocca, aggiungendo però che non si tratta di un salto nel buio per Techint, che ha già lavorato con Norilsk Nickel con tecnologie portate dal Sudafrica, sempre in ambito minerario. «Per un investimento stimato a 2 miliardi di dollari – aggiunge il presidente di Techint – la prima fase prevede lo stanziamento di 170 milioni per elaborare un disegno di base, senza ancora componenti realizzative».
Alla conferenza stampa a Soci che ha concluso la visita di Monti in Russia, il presidente Vladimir Putin ha indicato, a fianco delle nuove intese, alcuni tra i punti di forza dell'alleanza tra Italia e Russia.
South Stream, il gasdotto che Eni e Gazprom programmano di iniziare a costruire in dicembre e che Monti ha sottolineato tra i grandi progetti infrastrutturali a sostegno della crescita in Europa. Il Superjet di Sukhoj e Alenia, Fiat e Finmeccanica, Pirelli e AgustaWestland. I rapporti economici e commerciali con la Russia – aveva detto Monti la mattina a Mosca al termine dell'incontro con il premier Dmitrij Medvedev – «possono aiutare l'Italia a imboccare la strada della crescita».
Considerando anche Techint, gli accordi firmati a Mosca sono sei, e coprono diversi settori. Eni e Rosneft, prima compagnia petrolifera russa, hanno formalizzato un primo passo per realizzare l'alleanza strategica stretta in aprile, una partnership che porterà Eni a esplorare tre blocchi nel mar Nero e nell'Articol, nel mare di Barents, alla ricerca di petrolio e gas. L'ad Paolo Scaroni e Igor Pavlov, vicepresidente di Rosneft, hanno firmato a Mosca l'intesa per il finanziamento delle attività esplorative che le due società condurranno insieme, attraverso joint venture in cui Eni avrà una partecipazione del 33,33% e Rosneft del 66,67 per cento.

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