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Questo articolo è stato pubblicato il 24 settembre 2012 alle ore 08:55.

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Leo produce scarpe da uomo per conto della Ferragamo, ma gli operai impiegati sono ancora un centinaio. E non pare che il mercato autorizzi facili entusiasmi. Sergio, invece, ha spezzettato il gruppo in almeno sei diversi aziende e ha diversificato in Bangladesh dove – dice il direttore della Confindustria leccese, Angelo Costantini – «dà lavoro a circa 4mila persone». Pure Filograna ha esternalizzato in Albania, a Shjak, Scutari e Du Trazzo. Curioso che dopo la morte del patriarca Antonio Filograna, presidente per oltre vent'anni della squadra di calcio del Virtus TCasarano, il suo posto in azienda sia T stato preso da Antonio Sergio Filograna, in realtà figlio di una sorella di Filograna sposata con Adelchi Sergio, l'altro big del settore ed ex manager della Filanto.
TTutto in famiglia, dunque, malgrado la storia personale di Filograna senior sia degna dei romanzi di Dickens. Lavoratore bambino nella bottega di un ciabattino T, a 17 anni va a lavorare in un grande calzaturificio di Vigevano. Dopo la guerra torna a Casarano e in un sottoscal a T in i Tzia a produrre scarpe che poi carica sul portapacchi della sua bicicletta e vende personalmente porta a porta.

L'epopea degli anni 50 ha lasciato il posto ai figli di quella generazione che hanno già individuato la strada per uscire dallo stallo che attan a Tglia il distretto. Baiardo e Barbetta non sono soli. Tra gli innovatori c'è pure la Elata di Martino Nicolazzo, che miete successi e clienti. Che TCasarano e Tricase siano una grande opportunità l'ha capito pure Diego Della Valle, che distribuisce le Tod's da cucire a una mezza dozzina di terzisti locali. La vicinanza con l T'Albania è una grande opportunità. Baiardo della Iris Sud possiede Tun tomaificio oltreadriatico. Alta moda e delocalizzazione possono andare a braccetto se solo ci si concentra in modo certosino su ogni singola fase del processo produttivo.
Barbetta e Baiardo (si vedano gli articoli in pagina) lo sa Tnno. È T per questo che hanno puntato centomila euro sulla nascita di un Politecnico della Moda sul modello di quello che l'Acrib, i calzaturieri del Brenta, hanno creato a Str a T in tempi non sospetti. La scuola avrebbe due obiettivi: riqualificare sull'alto di gamma le operaie che hanno sfornato prodotto iniettato a basso prezzo, e creare ex novo quelle figure professionali – T come le modelliste – T praticamente inesistenti nel Salento.

Racconta Barbetta: «Il sindaco di Nardò, dopo qualche titubanza, ha deciso che la scuola sarà ospitata in un bel casale appena ristrutturato. In un primo momento si pensava sarebbe stato adibito a dormitorio per gli extracomunitari. Ce l'abbiamo fatta , T ma ancora la strada è lunga. Cinquecentomila euro dovrebbero arrivare da l T pubblico, ma malgrado il Politecnico sia in gestazione da un paio di anni, si va avanti con una lentezza estenuante».
Il mercato non aspetta. E i cassintegrati neppure. Per Casarano-Tricase valgono ancor più le conclusioni tirate per Barletta, che tra l'altro è a duecento chilometri da qui. I progetti ci sono, gli imprenditori capaci e visionari al punto giusto anche, la manodopera qualificata pronta a rimboccarsi le maniche pure, idem i sindacalisti responsabili. Il fantasma di Casarano e Tricase è una regìa, un coordinamento pubblico, una task force che raccordi le singole iniziative e le incanali nella giusta direzione moltiplicandone, così, l'impatto per i territori e le imprese. Un fantasma chiamato politica.
IL RATING DEL SOLE
Il punteggio

Attraverso una griglia di 12 variabili ciascun distretto è definito nei suoi punti di forza e di debolezza. Casarano vanta una rete iperspecializzata di terzisti e ha un buon livello di produttività, ma è debole nell'internazionalizzazione ed è penalizzata da una scarsa capacità attrattiva
PUNTI DI FORZA
1
PRODUTTIVITÀ

Molto alta. La frammentazione produttiva (tomaifici in Albania, terzisti disseminati sul territorio) ha dispiegato al massimo il potenziale di ogni nucleo imprenditoriale, incentivando in questo modo la nascita di nuove microaziende
ALTO
-2
DIMENSIONI D'IMPRESA

In un settore così condizionato dal costo della manodopera, i 3.300 operai della Filanto a fine anni 90 erano espressione di un controproducente gigantismo. Ora si è passati a dimensioni dai 50 ai cento operai con una rete iperspecializzata di terzisti
BUONO
-3
CAPACITÀ DI FARE RETE

È una conseguenza della frammentazione produttiva. Inevitabile che si creino delle catene di valore che moltiplicano la specializzazione di ogni singolo passaggio produttivo. Il Salento potrebbe essere l'approdo di griffe francesi e italiane
DISCRETO
-PUNTI DI DEBOLEZZA
1
INTERNAZIONALIZZAZIONE

Ancora limitata per i marchi propri. Casarano e Tricase sono la patria dei terzisti di qualità,ma non ancora di aziende capaci di aggredire da sole il mercato. La nascita di un consorzio potrebbe portare a linee di marchi locali
BASSO
-2
ATTRATTIVITÀ

Ancora debole, malgrado la crisi di manodopera al Nord stia spingendo nel Salento aziende della Riviera del Brenta e Della Valle con il marchio Tod's. Ma ci sono le condizioni – almeno sul piano teorico – affinché la situazione cambi radicalmente
SCARSO
-3
INNOVAZIONE

È uno dei talloni d'Achille del distretto. Ancora episodico e legato a iniziative spot il collegamento con le università pugliesi e nazionali. Il Politecnico della moda, sostenuto da due imprenditori locali, potrebbe rappresentare un punto di svolta
INSUFFICIENTE
-

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