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Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2012 alle ore 18:31.
«Conoscere i mercati e affiancare le imprese nella loro crescita. Soprattutto quelle che hanno una grande tensione verso innovazione e ingegno, ma non hanno gli strumenti giusti per svilupparsi». In questa direzione Simest, ha detto l'amministratore delegato Massimo D'Aiuto, ai giovani imprenditori riuniti a Capri, può supportarli, lavorando al loro fianco per conoscere i punti di forza e quelli di debolezza. Ma il messaggio lanciato alle giovani generazioni è che «devono pretendere di più. Non si devono rottamare le persone ma l'impostazione della macchina burocratica».
Segnali che in Italia una crescita è possibile sono arrivati anche da Daniele Ferrero, amministratore delegato di Venchi. «Per nostra cultura aziendale – ha detto – siamo una squadra di giovani pronti a fare innovazione di prodotto e il cioccolato fondente italiano è la nostra carta vincente» e da Ugo Govigli, presidente di Nec. Un impegno che si riassume nella parola tecnologia. «Siamo un po' la Fnmeccanica del Giappone», ha detto, sottolineando che il nostro business è nel mondo dell'energia con l'obiettivo di raggiungere l'efficienza nel trasporto delle rinnovabili, guardando all'Italia, al Sud d'Europa e all'Africa.
Insomma, in Italia c'è ancora chi investe. Il 2013 segnerà l'ingresso nel settore parcel di Tnt Post Italia, un'azienda controllata da una società olandese che guarda con interesse all'Italia. «L'obiettivo – ha detto Luca Palermo, Ad di Tnt Post Italia - è quello di cavalcare il trend positivo e lo sviluppo dell'e-commerce in Italia, assicurando servizi ad alto valore aggiunto e ad alta tecnologia che possano sostenere e affiancare lo sviluppo nell'e-commerce delle imprese italiane». L'impegno è di colmare il gap infrastrutturale che è presente in Italia. Tnt Post lo ha già fatto nel settore postale diventando il primo operatore privato, cavalcando la sfida della liberalizzazione del settore avvenuta nel 2011.
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