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Questo articolo è stato pubblicato il 29 ottobre 2012 alle ore 06:45.

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In sintesi
I principali strumenti per il recupero del patrimonio edilizio e le ragioni che ne hanno impedito il pieno successo
PIANO CASA Articoli 27 e 28 legge 457/1978
Intesa Stato-Regioni 1º aprile 2009. Leggi regionali
Articolo 11, legge 493/1993
Articolo 16, legge 179/1992
COME FUNZIONA
Titolo edilizio per l'intervento diretto, soprattutto Dia, senza necessità di pianificazione attuativa.
Forti differenze da Regione a Regione e possibili limitazioni dei Comuni
Il rifiuto di diverse Regioni di dare concreta attuazione all'intesa proposta dallo Stato, i limiti imposti da diversi Comuni alla deroga della propria disciplina urbanistica, la frammentazione delle proprietà e le regole del condominio hanno ostacolato gli interventi di ampliamento del patrimonio edilizio esistente
PIANI PARTICOLAREGGIATI (PP)
Legge 1150/1942
I Piani particolareggiati (Pp) hanno la funzione di sviluppare le indicazioni contenute nel Prg, specificando i dettagli delle previsioni urbanistiche che precedono la fase edilizia. I Pp possono interessare zone da modificare, ricostruire e integrare
I Pp sono principalmente di iniziativa pubblica,
si attuano mediante esproprio e non possono modificare le previsioni del Prg
PIANI DI RECUPERO
I Comuni individuano le zone ove per le condizioni di degrado è opportuno il recupero del patrimonio edilizio e urbanistico esistente. Nell'ambito delle zone possono essere individuati gli immobili, i complessi edilizi, gli isolati e le aree per i quali il rilascio della concessione è subordinato alla formazione dei Piani di recupero che:
8 prevedono la disciplina per il recupero degli immobili già individuati dal Comune;
8 sono approvati con deliberazione del consiglio comunale;
8 sono attuati dai proprietari o dai Comuni
I piani di recupero hanno costituito il principale strumento per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, specie residenziale. L'impossibilità di variare il Prg, la distinzione tra azione pubblica e privata e la rigidità della disciplina delle funzioni hanno favorito la nascita e lo sviluppo di strumenti integrati
PROGRAMMI DI RECUPERO URBANO - PRU
I programmi di recupero urbano da realizzare, sulla base di una proposta unitaria con il concorso di risorse pubbliche e private, sono proposti al Comune da soggetti pubblici e privati, anche associati tra di loro. Il Comune definisce le priorità dei programmi sulla base di criteri oggettivi per l'individuazione degli interventi. Ai fini della loro approvazione può essere concluso un accordo di programma
PERCHÉ NON È DECOLLATO La complicazione procedurale e la vastità dell'intervento richiedono una forte guidance politica e la disponibilità di adeguato sostegno economico e finanziario
PROGRAMMI INTEGRATI DI INTERVENTO (PII)
Il programma integrato è caratterizzato dalla presenza di pluralità di funzioni, dall'integrazione di diverse tipologie di intervento, ivi comprese le opere di urbanizzazione, da una dimensione tale da incidere sulla riorganizzazione urbana e dal possibile concorso di più operatori e risorse finanziarie, pubblici e privati
Possono essere considerate le medesime criticità dei Pru, insieme all'elevato contenzioso al Tar che ha interessato i Pii più importanti

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