Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2012 alle ore 06:43.

My24

Lo straordinario, nel distretto, non è però la regola e anche qui la crisi si fa sentire, con 1,7 milioni di ore di Cassa integrazione tra gennaio e agosto, in otto mesi quasi l'intero valore del 2011. In Cig sono ad esempio i 350 addetti della Sime, 73 milioni di ricavi per il 50% all'estero, con un 2012 difficile soprattutto per il calo del 20% del mercato italiano. «Come reagiamo? Andando con più decisione all'estero e tagliando tutti i costi possibili – spiega il presidente Maria Cristina Menini –, tutto tranne l'innovazione e la ricerca sul prodotto. Quella no, è l'unica cosa che non tocchiamo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL RATING DEL SOLE
La valutazione
Attraverso una griglia di 12 variabili ciascun distretto è valutato nei suoi punti di forza e di debolezza. La termomeccanica di Verona innova ed esporta molto; la frenata del mercato interno è il punto critico principale.
PUNTI DI FORZA
1
INNOVAZIONE
I gruppi maggiori investono in ricerca
il 3-4% dei ricavi, con punte più elevate
per le piccole realtà di nicchia, ad esempio nell'elettronica. Visitando le linee produttive si può osservare il massiccio investimento in automazione e tecniche "lean", utilizzate per migliorare
la produttività e ridurre i tempi
di attraversamento dei prodotti
lungo la fase di montaggio.
2
INTERNAZIONALIZZAZIONE
La quota di export è in media pari al 60%
e il livello assoluto delle esportazioni
è arrivato a superare il picco pre-crisi
del 2008. I gruppi maggiori hanno aperto filiali produttive all'estero e il trend sembra destinato a proseguire. Il limite dell'area
è ancora l'eccessiva dipendenza dai mercati tradizionali come la Germania, mentre cresce ancora a macchia di leopardo il peso dei paesi emergenti.
3
ATTRATTIVITÀ
Il tema del risparmio energetico e dell'efficienza nel consumo è diventato ormai pervasivo in tutti i Paesi. L'esempio del Gruppo Giordano, nato pochi anni fa e in grado di svilupparsi nell'elettronica dimostra che in quest'area le possibilità di crescita ci sono ancora. Incentivi mirati
alla sostituzione del parco caldaie italiano darebbero ovviamente al distretto una spinta decisiva per la crescita.
PUNTI DI DEBOLEZZA
1
DIMENSIONE D'IMPRESA
I primi due gruppi del distretto veronese, Riello e Ferroli valgono il 40% dei ricavi dell'intero distretto. Accanto ai due big e ad una manciata di imprese di dimensioni medie vi sono un centinaio di realtà che contano meno di dieci addetti. Dimensioni ridotte che non consentono altro se non la presenza "al traino" dei big del territorio, con la conseguenza di una limitata presenza all'estero.

2
COSTO DEL LAVORO
Tra i principali handicap spiccano il costo del lavoro (penalizzante in tutta Italia, però) e le infrastrutture. In alcuni punti chiave del distretto, come Legnago e Bevilacqua, il casello autostradale più vicino è a 40-50 chilometri di distanza. Infrastrutture «pessime», ci confida un imprenditore, situazione grave perché l a logistica di questi prodotti non è affatto agevole e richiede la movimentazione di molti Tir.
3
MERCATO INTERNO
In media nel 2012 cede il 15%, con punte
di calo del 20% per alcuni prodotti specifici.
Gli incentivi sulle caldaie a condensazione hanno aiutato il mercato, tuttavia secondo Assotermica, l'associazione di categoria, questi sostegni andrebbero resi permanenti. Pesa la ridotta capacità di spesa, si aggiusta l'usato e non si compra il nuovo.

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi