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Questo articolo è stato pubblicato il 21 dicembre 2012 alle ore 07:34.

Quali i motivi del blocco? Il ministero della Salute ha autorizzato l'azienda gragnanese dopo 9 mesi di attesa; e dopo altri 89 giorni anche la Regione ha dato semaforo verde. «Adesso però – racconta l'imprenditore – la Regione deve caricare in banca dati le nostre cordinate e quindi siamo al palo». E il risultato è che Moccia non può assumere gli 8 dipendenti per le nuove linee di produzione e i celiaci non possono spendere i 90 euro erogati dalle Regioni anche per i prodotti Fabbrica della Pasta.
Avverte un lieve vento di crisi il Pastificio D'Apuzzo Sebastiano. «Produciamo solo per l'Italia – spiega il titolare – e soltanto nella fascia top di mercato: nei formati speciali cedo il prodotto a 1,5 euro per il mezzo chilo e il dettagliante (boutique e alta ristorazione ndr) lo rivende a 5. Del resto acquisto la semola, la migliore, a 70 centesimi al chilo, molto alto rispetto ai 28/29 centesimi degli altri pastifici». Il Pastificio D'Apuzzo, una micro azienda con due addetti, lavora 5 quintali di pasta al giorno «ma potrei arrivare a 10» precisa l'artigiano gragnanese. D'Apuzzo però si accontenta ed è orgoglioso dei suoi brevetti su fusilli e mezzemaniche: «Ho introdotto un bordino sulla mezzamanica che consente di lasciare aperto il tubolare: in questo modo assorbe il condimento anche dall'interno».
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