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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2013 alle ore 13:21.

Maxi sequestro da 600mila euro di falsi prodotti biologici contaminati da pesticidiMaxi sequestro da 600mila euro di falsi prodotti biologici contaminati da pesticidi - VideoMaxi sequestro da 600mila euro di falsi prodotti biologici contaminati da pesticidiMaxi sequestro da 600mila euro di falsi prodotti biologici contaminati da pesticidiMaxi sequestro da 600mila euro di falsi prodotti biologici contaminati da pesticidiMaxi sequestro da 600mila euro di falsi prodotti biologici contaminati da pesticidi

Non solo non erano biologici, i prodotti commercializzati come tali in tutto il territorio nazionale da aziende agricole di Cremona, Brescia e Pesaro, ma contenevano addirittura 'clormequat', un pesticida altamente tossico che rende la merce invendibile sia come biologica che come convenzionale. A scoprire la truffa, i finanzieri del comando provinciale di Pesaro, in collaborazione con l'Ispettorato repressioni frodi del ministero delle Politiche agricole di Roma. Trenta le persone indagate per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio, di cui 23 in relazione all'operazione condotta ad aprile e 7 denunziati con quest'ultima operazione.

Sequestro da 600mila euro
Nel corso dell'operazione "Green war" sono state sequestrate 800 tonnellate di semi di soia proveniente dall'India e 340 tonnellate di panello e olio di colza proveniente dalla Turchia, per un valore di 600mila euro circa. Tutti prodotti contaminati con il pesticida "clormequat". Il quantitativo sequestrato, si aggiunge al sequestro già effettuato di 1.500 tonnellate di mais ucraino e 76 tonnellate di soia indiana. I semi di colza e di soia sequestrati erano destinati ai mangimifici, mentre l'olio di colza doveva essere impiegato nell'alimentazione umana. Le produzioni agricole, falsamente certificate come biologiche, venivano importate dalle aziende sotto l'obiettivo della magistratura per essere successivamente commercializzate nel territorio nazionale e all'estero.

In totale i sequestri delle due operazioni ammontano a 1,2 milioni di euro
Il meccanismo fraudolento, sottolinea la Gdf, finanziava società estere compiacenti con l'obiettivo di introdurre nel territorio nazionale merce falsamente biologica. L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pesaro, ha permesso finora di sequestrare un totale di 2.640 tonnellate di prodotti "falsamente bio", pari 1,2 milioni di euro, contaminati da sostanze fitosanitarie nocive alla salute umana ed animale.


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