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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2013 alle ore 17:52.

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La Commissione Ue vara il piano strategico per la siderurgia. Letta: buona notizia per Italia e governo

Sostenere la domanda interna e le esportazioni, migliorare la competitività delle industrie e agevolarne il processo di ristrutturazione. Questi i capisaldi del piano strategico per il settore siderurgico, presentato oggi dalla Commissione europea. Con 360mila occupati, un fatturato di 170 miliardi e la presenza nella catena del valore di molti settori a valle, l'industria siderurgica ha, per l'economia, un ruolo strategico.

L'acciaio è strettamente connesso a molti altri settori industriali a valle (veicoli, costruzioni, elettronica, meccanica ed elettromeccanica). e ha anche una notevole dimensione transfrontaliera: nell'Ue, si contano 500 siti di produzione circa distribuiti in 23 stati membri. Il piano europeo potrà portare benefici anche alla filiera nazionale, partendo dai casi nazionali Ilva e Lucchini fino alle piccole realtà.

L'obiettivo dichiarato di Bruxelles (che propone la costituzione di un gruppo di alto livello chiamato a vigilare sul piano nei prossimi dodici mesi) è, innanzitutto, creare un quadro normativo adeguato alle esigenze del settore, valutando, già entro la fine di quest'anno, l'onere normativo generale che le politiche fanno gravare sul settore, e il suo impatto sulla competitività.

Quindi, la Commissione si è assunta l'impegno di promuovere misure per lo sviluppo delle competenze e per l'occupazione giovanile nel settore, allo scopo di aumentarne la competitività, esplorando inoltre la possibilità di ricorrere ai fondi comunitari per aiutare i lavoratori a trovare un'occupazione alternativa in caso di chiusura di siti di produzione. «Il Fondo sociale europeo e il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione – si legge in una nota della Commissione europea - continueranno a contribuire a questi sforzi». Altro impegno è legato al rilancio della domanda di acciaio.

A questo scopo, la Commissione intende attuare un'azione mirata per stimolare la domanda nei settori della fabbricazione di veicoli e delle costruzioni sostenibili. Sul fronte dell'export, ci si pone l'obiettivo di migliorare l'accesso dei principali protagonisti sui mercati esteri, garantendo condizioni di parità nella concorrenza, così da sostenere le esportazioni di acciaio UE, contrastare le pratiche sleali e garantire l'accesso a materie prime essenziali. «Sarà attentamente monitorato il mercato dei rottami – spiega la Commissione - per migliorare la sicurezza di approvvigionamento dei produttori siderurgici dell'Ue che usano rottami come materia prima».

Si sottolinea, poi, l'impegno a garantire ai principali operatori siderurgici prezzi energetici accessibili: «il completamento del mercato interno dell'energia, la diversificazione dell' approvvigionamento e una migliore efficienza energetica – si leghe in una nota della Commissione - aiuteranno a ridurre i costi». La Commissione è decisa a dare orientamenti sui contratti a lungo termine tra fornitori e clienti per l' elettricità e aumentare la prevedibilità di tali costi. A breve termine, la riduzione dei costi energetici per le industrie ad alta intensità energetica dipenderà dagli Stati membri. Sul fronte delle emissioni la commissione assicura che i prodotti in ferro forgiato saranno aggiunti all'elenco dei settori esposti al rischio di rilocalizzazione delle emissioni di CO2. Gli stati membri, inoltre, sono invitati a stanziare i proventi delle aste ETS (Emissions Trading Scheme) a progetti di R&S destinati a industrie ad alta intensità energetica. Infine, sul piano dell'innovazione, secondo Bruxellese, andranno promosse le tecnologie rispettose dell'ambiente, grazie a nuovi tipi di acciaio, e attività innovative di R&S.

Per il periodo 2014-2020, il finanziamento della ricerca e dell'innovazione proverrà principalmente dal programma Orizzonte 2020 che pone un forte accento sulla leadership industriale nell'innovazione. La siderurgia beneficia anche del Partenariato europeo per l'innovazione concernente le materie prime e, per lo stesso periodo di programmazione, di 280 milioni di euro provenienti dal Fondo di ricerca carbone e acciaio.

Letta: buona notizia per l'Italia e per il governo
«Accolgo con soddisfazione il piano d'azione della Commissione Europea sulla competitività e la sostenibilità dell'industria dell'acciaio in Europa presentato oggi a Strasburgo dal Vice Presidente Antonio Tajani»: così il premier Enrico Letta, sottolineando che si tratta di una «buona notizia per l'Italia e per il governo».

«L'industria siderurgica – ha spiegato il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani - ha un futuro promettente in Europa. Se continua a primeggiare nei prodotti innovativi, suo tradizionale punto di forza, può ottenere vantaggi competitivi a livello mondiale. Con l'odierno programma per la rinascita del settore siderurgico, vogliamo mandare un chiaro segnale all'industria riconoscendone l'importanza strategica per l'Europa e il suo ruolo di motore della crescita. L'Ue ha più che mai bisogno della sua economia reale per sostenere la ripresa economica; il nostro obiettivo è che l'industria fornisca il 20% del PIL entro il 2020. Si tratta dell'inizio di un processo; Mi impegno a seguire da vicino la situazione in modo da adattare i nostri sforzi a seconda delle necessità. Entro un anno, cercheremo di stabilire se le azioni proposte abbia prodotto l'effetto sperato».

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