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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2013 alle ore 13:00.
L'ultima modifica è del 02 luglio 2013 alle ore 10:26.

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«Oggi - osserva il capo dello Stato - l'afflusso di investimenti dall'estero in Italia é cruciale per dare uno stimolo innovativo alla ripresa produttiva e all'occupazione: non solo per l'apporto di capitali freschi, ma il contributo di persone e di idee, di modelli produttivi e organizzativi, di nuove tecnologie e sistemi». Numerosi i ministri intervenuti all'incontro organizzato da Confindustria: Alfano, Giovannini, Cancellieri, Saccomanni e Zanonato.

Alfano: servono regole comuni europee su welfare, mercato lavoro e fisco
Serve più Europa, spiega a sua volta il vice premier Angelino Alfano, nel suo intervento al convegno. C'è bisogno di regole europee comuni sul welfare, sul mercato del lavoro e sul sistema fiscale. Altrimenti, avverte Alfano, l'Europa è destinata a diventare un «continente declinante» e di «venire dopo l'America e l'oriente».

Cancellieri: le grandi lobby frenano le riforme
Secondo il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, a frenare sulle riforme sono spesso gli interessi delle «grandi lobby, che impediscono che questo diventi un Paese normale». Intervenendo al convegno di Confindustria, ricorda: «Tutti dicono che bisogna cambiare purchè cambino gli altri. Tutti vogliamo le stesse cose, a parole siamo tutti d'accordo, ma poi quando si va a toccare la singola norma, il singolo posto, scattano campalinismi e lobby. Noi andremo avanti. Teniamo botta perchè non possiamo arretrare». Secondo Cancellieri, «questo è un Paese che ha le energie per diventare un Paese normale. Siamo al rush finale».

Saccomanni: delega fiscale in Parlamento entro fine luglio
Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni apre invece alla possibilità di accelerare il pagamento dei debiti alla Pa. «A settembre - spiega, intervenuto anche lui al convegno di Confindustria - dovremmo avere la mappatura completa dei veri creditori della P.A. e poi potrebbe esserci un'eventuale accelerazione dei pagamenti che saranno effettuati nei primi sei mesi dell'anno prossimo, ma è possibile anche l'anticipo di qualche mese». Quanto alla revisione del sistema fiscale, «ci impegniamo a portare la delega fiscale in Parlamento - afferma Saccomanni -. Le Commissioni parlamentari sono d'accordo nel metterla in calendario entro l'ultima settimana di luglio». Il percorso è quello che passa da una riduzione delle tasse sul lavoro. «Noi - spiega il ministro - siamo a favore di una strategia fiscale che riduca la pressione fiscale sulle imprese, i lavoratori e i consumatori». Una battuta anche su Iva e Imu. «L'impegno noi lo manterremo», perché l'obiettivo è quello di «risolvere i problemi in un'ottica di medio periodo». Per Saccomanni «certi interventi di carattere strutturale non possono essere realizzati nel giro di pochi giorni».

II trimestre 2013 di passaggio, verso ripresa
Quanto alla possibilità che nell'ultima parte dell'anno possa prendere forma una "ripresina", Saccomanni ricorda che «il 1/o trimestre era molto brutto, il secondo direi che è un trimestre di passaggio, di stabilizzazione, quindi, da economista penso che possa essere prodromico ad un consolidamento della ripresa, anche alla luce delle misure che sono state prese».

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