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Questo articolo è stato pubblicato il 04 luglio 2013 alle ore 16:52.

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Per il Made in Italy opportunità in 25 Paesi emergenti

Venticinque destinazioni "a colpo sicuro". Ci sono 25 mercati emergenti che offrono opportunità di internazionalizzazione delle imprese italiane. Lo segnala lo studio "Oltre i Brics, nuovi mercati per il made in Italy", presentato oggi in Campidoglio, alla presenza, tra gli altri, del ministro degli Esteri, Emma Bonino e dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato. Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar nei posti alti della classifica, ma anche Cile e Messico in America Latina, senza dimenticare la progressiva urbanizzazione delle zone rurali della Malesia.

A fare la differenza lo sviluppo ancora embrionale di certi Paesi
La ricerca, realizzata su commissione del Comitato Leonardo, dall'ufficio Pianificazione strategica, studi e rete estera dell'agenzia Ice in collaborazione con Prometeia, ha analizzato le opportunità di espansione mondiale per le imprese italiane in Paesi del Medio Oriente, Asia, e America Latina. Secondo lo studio, tra i Paesi maggiormente attrattivi per i beni di consumo made in Italy ci sono Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, con uno sviluppo industriale ancora embrionale, che garantirà dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento di prodotti di consumo, e da un reddito crescente che manterrà sostenuta la domanda di prodotti di alta gamma.

L'America Latina non sta a guardare
Nuove opportunità per le imprese del Made in Italy saranno offerte anche dal Cile, economia tra le più progredite del continente sudamericano, dal Messico, con un mercato potenzialmente molto ampio e una classe metropolitana benestante in crescita, e dalla Malesia, dove la progressiva urbanizzazione delle zone rurali sosterrà in modo significativo l'acquisto di beni del sistema casa.

Il fattore rimesse dall'estero
Quello malese si conferma un mercato molto dinamico, al centro di un processo di progressiva integrazione commerciale che sta interessando le economie dei paesi Asean e che aprirebbe un mercato di consumo di circa 600 milioni di persone. Un maggior presidio di questo mercato sarebbe strategico per le imprese italiane anche per cogliere il potenziale, ancora parzialmente inespresso, di paesi caratterizzati da una crescente sensibilità verso il Made in Italy come Thailandia e Vietnam, delle Filippine, che fruiscono di un forte afflusso di rimesse dall'estero, e dell'Indonesia.

Le opportunità per la meccanica italiana
Per le imprese della meccanica italiana le maggiori opportunità sono individuabili in Arabia Saudita, nei Paesi asiatici con uno sviluppo industriale in espansione come Thailandia, Indonesia e Malesia, ma anche in Paesi del Sud America dove il processo di industrializzazione è più recente come Messico, Colombia o Perù. Altri Paesi come Iran, Pakistan o Libia, sebbene presentino un potenziale promettente, sono condizionati da incertezza politica e inaffidabilità delle regole, rischi che frenano lo sviluppo di piattaforme industriali.

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