Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2013 alle ore 19:08.

My24
(Olycom)(Olycom)

Il gigante spagnolo Ebro Foods si mangia il 25% di Riso Scotti. Biglietto d'ingresso 18 milioni che, considerato il premio di maggioranza, corrisponde a una valutazione aziendale di 90-100 milioni, 6 volte il Mol del 2012. Il perfezionamento dell'operazione arriva dopo la due diligence, annunciata lo scorso febbraio.

Riso Scotti, specializzata in produzioni di alta qualità e nei risotti, è presente in 70 paesi. Dunque anche il "dottor Scotti" - claim per anni del tormentone pubblicitario del presentatore Jerry Scotti - potrebbe in futuro finire all'estero? «Lo escludo - dichiara a Ilsole24ore.com Angelo Dario Scotti, ad della società - il quartier generale rimarrà a Pavia. Non è la solita cessione di un brand italiano a un player estero: attraverso il network di Ebro ci espanderemo all'estero e creeremo valore. Gli spagnoli invece puntano sul brand italiano di prestigio, oggi molto gradito ai consumatori internazionali».

Difatti i patti parasociali con Ebro Foods prevedono un'opzione «da definire» per salire al 40% di Riso Scotti mentre per il 51% sarebbe necessaria «una nuova negoziazione».

Crescere insieme
Per Antonio Hernandez Callejas, presidente di Ebro Foods: «È un accordo strategico: unendo le forze con Riso Scotti apriremo nuovi canali di crescita sui mercati internazionali di prodotti e specialità italiane come il risotto». Ebro Foods conta su una scuderia di 60 marchi (riso, pasta, sughi) presenti in 25 paesi tra Europa, Nord America, Asia e Africa. Nel 2012 ha realizzato ricavi per 2,04 miliardi e un utile netto di 158 milioni. Il debito è di 245 milioni, appena lo 0,8% del Mol. Insomma, un gruppo che scoppia di salute e che difficilmente potrebbe accettare un ruolo di minoranza in una società.

Bilancio ok
L'anno scorso la Riso Scotti spa «ha realizzato una buona performance - commenta l'imprenditore - nonostante un mercato difficile e il calo dei consumi: i ricavi sono rimasti stabili a 170 milioni ma il Mol è salito da da 6,9 a 11,3 milioni; l'utile netto da 2,4 a 2,6 milioni». Il debito netto di 5,2 milioni del 2012 «in questo primo semestre è diventato positivo». Per il consolidato, dove è compresa la Riso Scotti Energia e la controllata rumena (entrambe fonti di problemi), l'azienda dichiara circa 200 milioni di ricavi e 5,5 di utili. Nel bilancio 2011 il consolidato aveva una cinquantina di milioni di debiti (13 di liquidità).

Twitter: @scarci

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi