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Questo articolo è stato pubblicato il 06 agosto 2013 alle ore 11:14.

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Pil Italia ancora giù, 8 trimestri in calo. L'Istat: è record negativo - Videoanalisi - Inps, +20% per le domande di  disoccupazione

La ripresa, a leggere i numeri, potrebbe non essere all'orizzonte. Nel secondo trimestre 2013 il Pil è diminuito dello 0,2% sul trimestre precedente e del 2% sul secondo trimestre 2012. Lo comunica l'Istat, nella stima preliminare. I dati arrivano nel giorno in cui sono stati diffusi anche i dati sulla produzione industriale di giugno.
È l'ottavo trimestre consecutivo in cui si registra un calo del Pil. L'Istat ricorda che un'analoga situazione non si è mai registrata dall'inizio delle serie storiche, nel primo trimestre 1990. Segno meno per tutti i settori di attività economica che contribuiscono al prodotto interno lordo. I

Primo calo per l'agricoltura
In particolare, segnala l'ente statistico, nel secondo semestre dell'anno va giù anche l'agricoltura, insieme a industria e servizi, che viceversa nei trimestri precedenti aveva retto. Per l'agricoltura, è il primo calo dal terzo trimestre 2012. Il secondo trimestre del 2013 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al secondo trimestre del 2012.

Il confronto con Usa e Regno Unito
Se l'Italia non sorride, nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,4% negli Stati Uniti e dello 0,6% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento dell'1,4% sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito.

L'Ue: calo previsto, Italia faccia riforme
I dati sul pil «non sono una sorpresa, sono in linea con le ultime previsioni di primavera di Bruxelles», e dicono che «l'Italia ha ancora più bisogno di trovare la strada per la crescita, e per farlo deve mantenere il passo delle riforme economiche»: così un portavoce della Commissione Ue.

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