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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2013 alle ore 21:06.

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Via al pacchetto tlc europeo: stop ai costi del roaming, addio a partire dal luglio 2014

La Commissione europea ha adottato oggi il Regolamento per creare un mercato unico delle comunicazioni elettroniche. Il presidente della Commissione Jose Barroso ieri sera ha lavorato perché si superassero le divergenze che ancora dividevano i commissari sul testo e a sorpresa si è arrivati all'adozione odierna. Tante le novità, perché la nuova normativa è una rivoluzione sistemica delle regole del settore: extra costi di roaming azzerati in Europa per le chiamate in entrata da luglio 2014 e per quelle in uscita da luglio 2016. Nascita di un'autorizzazione unica per operare in tutti i Paesi dell'Europa. Armonizzazione delle regole di mercato tra i diversi Paesi. Nuovi diritti per gli utenti e anche regole che impattano sui principi della neutralità della rete.
E' comunque ancora una proposta di Regolamento, perché dopo l'adozione della Commissione ora dovrà passare in Parlamento e poi Consiglio EU, prima di diventare legge in tutti gli Stati membri.

La rivoluzione del roaming
La proposta sul roaming prevede che gli operatori possano scegliere tra due opzioni: proporre formule di abbonamento che si applicano in tutta la Ue (allineamento delle tariffe roaming a quelle nazionali del paese di origine) con tariffe determinate dalla
concorrenza a livello nazionale, oppure permettere ai clienti di dissociare la loro formula, prevedendo cioè la scelta di un operatore diverso per i servizi roaming che propone tariffe meno elevate senza dover cambiare la carta Sim. Ciò in coerenza con le regole del 2012 sul roaming che obbligano gli operatori a ridurre il livello dei prezzi all'ingrosso del 67% per i dati da luglio 2014. Inoltre le tariffe fatturate dalle imprese per una chiamata dal fisso intra-Ue non potranno essere più elevate di una chiamata nazionale a lunga distanza. Per le chiamate dal mobile intra-Ue il prezzo non potrà superare 0,19 euro al minuto (fuori Iva). Le imprese potranno recuperare dei costi obiettivamente giustificati ma i profitti arbitrari dalle chiamate intra-Ue saranno soppressi. In sostanza, gli operatori perderanno il diritto di farsi pagare per le chiamate entranti quando il cliente viaggia all'estero nella Ue e saranno di fronte, indica la Commissione, "a un bastone e a una carota". La carota consiste nel fatto che saranno «largamente liberi» rispetto alla regolazione europea se estendono i loro piani nazionali in modo che entro luglio 2016 i clienti possono usare i cellulari a costi nazionali. Ci sarà una progressione da luglio 2014 per permettere agli operatori di adattare sia il numero dei piani offerti sia il numero dei paesi coperti a tariffe nazionali. Il bastone consiste nell'essere soggetto alle regole del 2012 che obbligano le società a offrire ai clienti la possibilità di scegliere fornitori alternativi.

Nuovi diritti di utenti e operatori
Sarà proibito il blocco e la limitazione dei contenuti Internet e ogni utilizzatore avrà accesso a un «Internet aperto e senza restrizioni indipendentemente dal costo o della velocità prevista dagli abbonamenti». È il principio della 'neutralità di internet'. Gli operatori avranno sempre la possibilità di fornire servizi specializzati (tv via internet, video a domanda, applicazioni per il settore medicale, sale operative virtuali, applicazioni ad alta intensità di dati di importanza critica per le imprese). Unico limite è che tali servizi non ostacolino la velocità di accesso ad altri clienti. I consumatori avranno nuovi diritti: contratti più comparabili, maggiore facilità nel cambio i fornitori e di contratto, diritto a concludere un contratto di 12 mesi se il cliente non desidera un contratto più lungo, diritto di rinuncia se la velocità d'accesso annunciata non è rispettata. Per garantire un accesso migliore alle reti mobili 4G e Wifi, ci sarà un coordinamento più stretto in termini di calendario, durata e altre condizioni nell'assegnazione delle frequenze radio, gli operatori di rete mobile potranno
elaborare piano di investimenti transfrontalieri più efficaci. Gli Stati manterranno la responsabilità che hanno oggi su questo aspetto e continueranno a beneficiare di
quanto versano gli operatori della rete mobile.

La raccomandazione sugli obblighi di non discriminazione e sui metodi di calcolo dei costi coerenti completa il regolamento sul mercato unico delle tlc. Si prevede una
armonizzazione più grande e la stabilizzazione delle tariffe che gli operatori storici possono fatturare ai terzi per l'accesso alla rete in rame e la garanzia che chi chiede
l'accesso possa averlo effettivamente. Se tali condizioni sono soddisfatte i prezzi di accesso all'ingrosso per la banda larga di nuova generazione saranno determinati dal
mercato piuttosto che per via regolamentare. Ciò secondo la Commissione potrà comportare un calo degli oneri amministrativi che pesano sugli operatori.

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