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Questo articolo è stato pubblicato il 22 settembre 2013 alle ore 08:43.

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Per Taranto, ma soprattutto per gli operai, si tratta di una rivoluzione copernicana. «In queste settimane – spiega Mapelli - abbiamo dovuto lavorare molto sui processi. Gli operai devono cambiare il modo in cui sono abituati a lavorare. Sono state modificate le modalità e i percorsi di inserimento dell'ossigeno in acciaieria». Ora, prosegue il docente, «la sperimentazione in acciaieria si è quasi conclusa, con risultati positivi. A breve inizieremo a lavorare anche sull'altoforno, ma le prime attività di verifica non stanno dando problemi: l'impianto in passato ha già caricato preridotto senza manifestare criticità. D'altra parte – aggiunge Mapelli – un tentativo del genere era già stato fatto, in minima parte, nel 2008, per cercare di aumentare la produttività ed il funzionamento dell'altoforno era regolare». Oltre a ridurre l'impatto ambientale, Ilva punta infatti a ottenere risultati anche sul piano produttivo. «Aumenterà la produttività con emissioni complessivamente inferiori” conferma il docente del Politecnico. Inoltre Ilva potrà ampliare la gamma produttiva di acciai.
L'aumento della produttività e della gamma produttiva è fondamentale per poter penetrare correttamente nei mercati anche a più alto valore aggiunto, così da generare i flussi di cassa necessari a ripagare i significativi investimenti che Ilva sta affrontando e dovrà affrontare per ristrutturare i propri impianti». L'obiettivo è riuscire ad approcciare i mercati dell'oil&gas, dell'industria estrattiva, dell'industria dei trasporti e delle macchine movimento terra, grazie a prodotti ad alta prestazione in grado di garantire una maggiore affidabilità dal punto di vista meccanico.
m.meneghello@ilsole24ore.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA A confronto i processi produttivi dell'acciaio con l'utilizzo del carbone oppure del gas naturale
L'ANTICIPAZIONE
Il futuro dell'acciaieria
Sul Sole 24 Ore di ieri la notizia che l'Ilva sta sperimentando
un piano per eliminare
il carbone dal suo ciclo produttivo dell'acciaio
La svolta green
Con il nuovo sistema
di alimentazione le emissioni di anidride carbonica protrebbero calare
di oltre il 60 per cento
I vantaggi
Oltre alle ricadute ambientali, la produttività degli altiforni potrebbe crescere del 10%, mentre la produttività complessiva resterebbe identica all'attuale
La possibile fase B
L'iniziativa prevederebbe anche la possibile presenza
di un rigassificatore per l'intero nuovo ciclo industriale

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