I Re Mida delle biciclette. Le storie degli imprenditori delle due ruote da Mr. King Liu a Giovanni «Nane» Pinarello
Un giro di pista virtuale con gli uomini che sulle due ruote hanno costruito un grande impero economico. Prima di diventare ricchi imprenditori, quasi tutti sono stati corridori, meccanici o artigiani. In questa speciale classifica, comunque, non troverete solo Paperoni. Ci sono anche artefici di grandi innovazioni in campo ciclistico che non sono riusciti a capitalizzare le loro intuizioni a livello economico.
di Matteo Scarabelli
10. Dario Pegoretti
Il suo nome non è un brand affermato ma le sue biciclette sono conosciute in tutto il mondo. Anzi sono in molti, soprattutto all'estero, a considerarle vere opere d'arte. Maestro delle saldature tig (che si fanno con un elettrodo in tungsteno sotto protezione di un gas inerte), Pegoretti utilizza solo acciaio e alluminio ed è considerato uno dei più grandi telaisti contemporanei. Ha costruito biciclette per Indurain, Pantani, Roche, Chiappucci, Cipollini, solo per dirne alcuni. Dal 2012, come riportato sul suo sito, non vende più telai in Italia.
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