I Re Mida delle biciclette. Le storie degli imprenditori delle due ruote da Mr. King Liu a Giovanni «Nane» Pinarello
Un giro di pista virtuale con gli uomini che sulle due ruote hanno costruito un grande impero economico. Prima di diventare ricchi imprenditori, quasi tutti sono stati corridori, meccanici o artigiani. In questa speciale classifica, comunque, non troverete solo Paperoni. Ci sono anche artefici di grandi innovazioni in campo ciclistico che non sono riusciti a capitalizzare le loro intuizioni a livello economico.
di Matteo Scarabelli
9. Giovanni Pinarello
Nel 1951 è maglia nera (ultimo in classifica) al Giro d'Italia. L'anno successivo l'impresa gli sfugge per opera di Pasquale Fornara ma la squadra, la Bottecchia, lo consola con un premio di 100 mila lire. Quei soldi sono la base per costruire la sua azienda di biciclette: la Pinarello. Giovanni Pinarello è il primo costruttore al mondo a realizzare un telaio da corsa in lega di magnesio. E la Dogma firmata Pinarello diventa un'icona del ciclismo contemporaneo. La bicicletta, per esempio, di Chris Froome, vincitore dell'ultimo Tour de France, di Rui Costa, neo campione del mondo. Nane Pinarello ha 91 anni e continua a lavorare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA