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Questo articolo è stato pubblicato il 18 ottobre 2013 alle ore 15:15.
L'ultima modifica è del 18 ottobre 2013 alle ore 15:19.
«Dal sondaggio sulla percezione della crisi che abbiamo realizzato - ha detto il presidente Coldiretti - emerge che per metà degli italiani il cibo e l'alimentare Made in Italy sono il perno per fa ripartire la nostra economia»
Nel giorno in cui ha di fatto formalizzato le proprie dimissioni in attesa di lanciare la sua nuova Fondazione, Sergio Marini presidente di Coldiretti ha aperto il Forum annuale dell'associazione a Cernobbio rivendicando con forza il ruolo dell'agricoltura come leva competitiva del Paese. «Dal sondaggio sulla percezione della crisi che abbiamo realizzato - ha detto - emerge che per metà degli italiani il cibo e l'alimentare Made in Italy sono il perno per fa ripartire la nostra economia. Il cibo può e deve diventare motore dell'export e il paradigma dell'agricoltura può essere replicato negli altri settori».
È un Marini molto politico quello che si è presentato oggi a Cernobbio. La Fondazione, che verrà presentata ufficialmente a dicembre, si chiamerà Italia Spa, «dove la S sta per sostenibilità, solidarietà e sussidiarietà». Nessuna anticipazione sulla collocazione politica, ma oggi pomeriggio interverrà anche Corrado Passera e molti sono pronti a scommettere sulla possibilità di un percorso comune tra il quasi ex-presidente Coldiretti e l'ex-ministro dello Sviluppo economico.
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