Il Decreto salva Italia ha sbloccato il comparto. E la casa in legno piace sempre di più

I primi condomini in legno, realizzati con pannelli massicci Xlam, verranno inaugurati sabato a Milano. Il complesso di via Cenni celebra così la felice intesa tra social housing e innovazione edilizia e apre la strada alle costruzioni in legno multipiano.
La quota di mercato dell'edilizia in legno in Italia è salita dallo 0,5% nel 2008 al 6% lo scorso anno e diventa sempre più articolata (dato Lignius). In particolare dopo l'approvazione del Decreto Salva Italia che ha modificato l'articolo 52 della legge 380/2001, introducendo finalmente la possibilità di costruire edifici in legno superiori ai 3 piani senza il nullaosta del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, iter burocratico assai complesso.

La novità interessa soprattutto i grandi centri urbani, come Roma e Milano, dove serve sempre più costruire rapidamente e in altezza, per la scarsità di superficie edificabile. La tecnologia, in realtà, già esiste da diverso tempo: non mancano esempi negli Stati Uniti, in Giappone, ma anche in Europa, come a Londra dove nell'East End è sorto Stadthaus, edificio residenziale in legno di 9 piani con 29 appartamenti, oppure a Berlino dove l'edificio E3 raggiunge i 7 piani.

La corsa al legno multipiano l'Italia annovera anche diversi progetti di Rubner, come quello per l'Aler di Brescia o la Marina di Caorle; il social housing dalla Wolf Haus a Verbania (To) e quello costruito a Como da Vario Haus; la ristrutturazione di Palazzo Giustinelli a Trieste, sviluppata da Epoca Srl; oppure sempre Rubner sta realizzando il primo edificio in legno di sette piani in centro a Parigi, la Maison de l'Inde.

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