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Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2013 alle ore 15:14.
L'ultima modifica è del 15 novembre 2013 alle ore 16:22.

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È la nave più grande nave della flotta Costa Crociere e anche la più grande costruita nello stabilimento Fincantieri di Marghera. Costa Diadema, un colosso da 132mila tonnellate di stazza e 1.862 cabine ha avuto oggi il suo varo tecnico con il tradizionale allagamento del bacino di carenaggio. L'unità, che è ancora in corso di allestimento, sarà consegnata il 30 ottobre 2014, una volta completati i lavori per gli interni. Costa Crociere ha investito complessivamente circa 550 milioni di euro per la costruzione della sua nuova ammiraglia. La realizzazione di Diadema, che batterà bandiera italiana, come tutte le altre navi di Costa, impegna complessivamente circa 1.000 addetti diretti del cantiere e altri 2.500 dell'indotto. I benefici per l'occupazione riguarderanno anche l'allestimento degli interni, per il quale saranno utilizzate circa 400 imprese esterne, la maggior parte della quali italiane.

"Costa Diadema – ha detto Michael Thamm, ad del gruppo genovese che fa capo alla statunitense Carnival – sarà la nostra nuova ammiraglia. È la decima nave Costa costruita da Fincantieri dal 2000 ad oggi, per un investimento totale di quasi 5 miliardi di euro. Si tratta di investimenti che creano ricchezza e lavoro nel Paese, non solo quando le navi sono in cantiere, ma anche quando entrano in servizio. L'itinerario invernale di Costa Diadema comprende tre porti italiani: Savona, Civitavecchia e La Spezia".

La nave sarà anche all'avanguardia, ha sottolineato Thamm, sotto il profilo ambientale: "Questa nave consuma il 40% di carburante in meno al giorno per ogni passeggero. E' una cifra enorme. Abbiamo anche acquisito un'azienda in Italia che sviluppa un sistema olistico per abbattere le emissioni di zolfo della nave. Le navi di Aida (brand del gruppo Costa per il mercato tedesco, ndr), navigano su un tappeto di bolle d'aria (per ridurre l'attrito sull'acqua e quindi il carburante consumato, ndr). Ma è una tecnologia giapponese (applicata dai cantieri Mitsubishi, dove il gruppo ha ordinato le ultime due unità, ndr) che non è ancora sviluppata in Ue".

Thamm ha anche chiarito la posizione di Costa riguardo al decreto messo a punto, ma non ancora pubblicato, dal governo per limitare l'ingresso a Venezia delle navi da crociera. Il testo prevede dall'1 gennaio 2014 una riduzione del 20% del traffico crocieristico e, da novembre 2014, l'interdizione all'ingresso nel canale della Giudecca per le navi superiori a 96mila tonnellate di stazza.

"Non ho ancora avuto modo di leggere il decreto - ha detto Thamm – perché non è ancora disponibile. Appena lo sarà troveremo delle soluzioni. Sono abbastanza tranquillo. Le navi sono mobili e ci si può spostare. D'altro canto, la nostra flotta è composta da unità di diverse dimensioni. Probabilmente si possono dedicare le navi più piccole a Venezia: questa può essere una soluzione".

A proposito delle unità più datate della flotta, Thamm ha spiegato che "c'è una strategia", cioè quella di ammodernare alcune unità con interventi di restyling ed eliminare, invece, quelle non più in linea con le esigenze della compagnia. In particolare ha parlato della Voyager. "Ogni nave - ha specificato il ceo di Costa – ha un ciclo di vita. Voyager, secondo noi, deve arrivare alla conclusione del servizio presso Costa. E' l'unica ad avere meno di 650 cabine. Attualmente è a Genova per un refitting tecnico ma non tornerà nella flotta. Stiamo negoziando con potenziali acquirenti". Thamm ha ricordato anche che l'operazione di restyling fatta a Singapore su Costa Victoria, dedicata al mercato asiatico, è stata completata e che l'anno prossimo un analogo intervento verrà eseguito su Costa Atlantica, anche questa dedicata al mercato dell'Asia "che sta andando bene".

Riguardo a possibili futuri ordini di nuove unità, Thamm ha affermato che Costa ora "è concentrata su Diadema. Da questa nave ci aspettiamo circa 4mila clienti a settimana e 52 crociere l'anno. Un incremento molto forte rispetto agli 1,5 milioni di clienti l'anno che già abbiamo col solo marchio Costa. Avremo tempo di vedere come si svilupperà il mercato e poi prenderemo decisioni" su eventuali nuove commesse.

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