Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2013 alle ore 15:25.

My24

La Dieta Mediterranea punta a ritagliarsi uno spazio ad Expo 2015. E' questo il principale messaggio emerso dalla terza edizione del Forum sulla Dieta Mediterranea che si è tenuto dal 14 al 16 novembre a Imperia. Nel corso delle giornate dell'appuntamento ligure è stato tracciato anche un primo bilancio delle attività realizzate negli ultimi mesi in particolare nell'ambito del progetto MedDiet del quale è capofila Unioncamere e che è finanziato dalla Commissione Ue con fondi Enpi (la dotazione per tre anni è di circa 5 milioni di euro). Un progetto che sulla valorizzazione della Dieta Mediterranea coinvolge ben 6 paesi (Italia, Spagna, Grecia, Tunisia, Egitto e Libano).

Azioni di promozione rivolte ai giovani
In ognuno dei paesi coinvolti le azioni di valorizzazione dello stile di vita legato alla Dieta Mediterranea ha coinvolto in particolar modo le giovani generazioni con progetti che hanno direttamente interessato con questionari e iniziative ad hoc gli studenti delle scuole di primo e secondo grado. Di particolare interesse le iniziative messe a punto dalla Fondazione Dieta Mediterranea di Barcellona (Spagna) che ha messo a punto una biblioteca digitale centrata sulle caratteristiche nutrizionali della Dieta Mediterranea oltre ad aver ideato e realizzato giochi ed App per favorire la conoscenza soprattutto fra i ragazzi del Mediterranean style.

Per il futuro si punta ad Expo 2015
Ma nel corso delle giornate del Forum sono state anche gettate le basi per gli sviluppi futuri. La frontiera più importante è quella dell'appuntamento milanese di Expo 2015. «Se il tema scelto per Expo 2015 è "nutriamo il pianeta" – ha detto il presidente dell'Associazione Città dell'Olio e ideatore del Forum di Imperia, Enrico Lupi - riteniamo che la Dieta Mediterranea debba necessariamente avere uno spazio perché racchiude una serie di stili di vita e di pratiche che sintetizzano di certo il miglior modo di nutrirsi. Insomma di fronte alla prospettiva dell'alimentazione in generale l'Italia e la Dieta Mediterranea possono di certo dare un contributo sul piano della qualità dell'alimentazione». «Stiamo attenti a non commettere con la Dieta Mediterranea l'errore che è stato commesso con molti prodotti Dop e Igp – ha aggiunto il docente di Economia e Gestione delle imprese dell'Università La Sapienza di Roma, Alberto Mattiacci –. Il riconoscimento di un marchio è un punto di partenza e non di arrivo. E così il riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea come patrimonio dell'umanità è innanzitutto una grande opportunità. È come un'onda che le istituzioni devono saper incrementare ma che le imprese utilizzando il surf dei propri prodotti e competenze devono dimostrare di saper cavalcare».

Parole chiave salute ed educazione
La Dieta Mediterranea potrà ritagliarsi uno spazio nell'ambito dell'Expo soprattutto grazie alle sue virtù salutistiche che sono state ricordate dalla nutrizionista e membro del Comitato tecnico-scientifico del programma "Scuola e cibo" del ministero dell'Università e ricerca, Evelina Flachi. Mentre Riccardo Garosci, presidente del Comitato Scuola per Expo 2014 ha ricordato che «la manifestazione in programma a Milano non è una fiera ma un evento culturale ed educativo. E in questa ottica la Dieta Mediterranea può rappresentare un importante strumento per guidare soprattutto i giovani alla scoperta, o riscoperta, di quei luoghi e mestieri del cibo che rappresenta una delle mission di Expo 2015».

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi