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Questo articolo è stato pubblicato il 11 dicembre 2013 alle ore 06:59.

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Trasparenza e legalità: sono le parole d'ordine dell'Agea guidata dal commissario Giovanni Mainolfi. E per garantire che l'Agenzia vera cassaforte dell'agricoltura italiana (dalle sue strutture transitano 5 miliardi di contributi europei) diventi «una casa di vetro» è stata mobilitata una task force di esperti giuridici. È stato infatti costituito un comitato tecnico-scientifico di cui fanno parte con Mainolfi che lo presiede, Raffaele Cantone, magistrato di Cassazione, Aldo Scola del Consiglio di Stato, Carlo Alberto Manfredi Selvaggi della Corte dei Conti e Antonio Tallarida dell'Avvocatura di Stato.

Si tratta, come ha spiegato il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, «di un presidio della legalità» primo passo di «un'operazione di bonifica – ha aggiunto il ministro – rispetto a un ente complesso e importante». Mainolfi ha aggiunto che le personalità coinvolte «Ci hanno messo la faccia e non riceveranno alcun compenso per il loro servizio».

Slitta il progetto di riforma che doveva essere agganciato alla Legge di Stabilità
Intanto però è slittato il progetto di riassetto che, secondo quanto aveva annunciato il ministro al Forum della Coldiretti di Cernobbio, avrebbe dovuto trovare spazio nella Legge di stabilità. Il restyling resta una priorità, ma sarà realizzato d'intesa con il Parlamento dove sono state pesentate numerose proposte di riforma a partire da quelle firmate dai senatori Stefano (Sel) e Pignedoli (Pd). Un'iniziativa – ha puntualizzato De Girolamo – che si inserisce nell'obiettivo di spending review.

Tornando all'attività ordinaria dell'Agea, Mainolfi ha ribadito che il Comitato sarà strategico per dare risposte concrete alle emergenze. Un esempio? La questione dei soggetti iscritti nel registro dei debitori magari per non più di 100 euro. Per seguire le pratiche su cartelle e sanzioni si spenderebbe di più dei recuperi. «Sfoltire il registro dei debitori eliminando decine di migliaia di posizioni eliminerà un gran lavoro ad Agea e fonte di preoccupazione per migliaia di agricoltori».

Multe latte, pronta la risposta per Bruxelles
Tra i principali nodi restano però le multe latte. Prima dell'estate la Commissione Ue aveva chiesto chiarimenti sui mancati addebiti agli allevatori delle multe pagate alla Ue ma non recuperate dagli «splafonatori». Mainolfi ha annunciato che la documentazione è pronta e sarà avviata immediatamente a Bruxelles. I conti riguardano i recuperi di interessi e quota capitale relativi a 1.289 soggetti. Comunque Mainolfi ha sottolineato che l'Italia non è stata ancora condannata e non è detto che lo sarà.

Il commissario propone un nuovo assetto: eliminare la figura del direttore generale
Il comitato sarà in carica fino al 7 maggio. Dopo quella data dovrebbe finire il commissariamento e dunque la scelta sui «saggi» sarà del presidente. Mainolfi è dell'idea che bisogna rinnovare la gestione dell'Agea: secondo il commissario infatti la doppia cabina di comando (commissario o presidente e direttore generale) è alla base dei problemi organizzativi. Per questo, secondo Mainolfi, il nuovo modello Agea dovrebbe essere quello dell'Agenzia delle Entrate o delle Dogane.

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