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Questo articolo è stato pubblicato il 28 dicembre 2013 alle ore 14:50.

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In perfetta coerenza con lo sprint natalizio che ha visto concentrarsi, in una manciata di giorni a ridosso delle festività, sottoscrizione del piano di gestione, separazione delle soprintendenze e nuovi bandi, a Pompei stavolta ci scappa pure l'«improvvisata»: prima visita ufficiale, questa mattina, nell'area archeologica vesuviana del direttore generale di progetto, il generale dei carabinieri Giovanni Nistri che era atteso per il 3 gennaio.
Ad accompagnarlo il suo vicario Fabrizio Magani, i ministri dei Beni culturali Massimo Bray e della Pubblica istruzione Maria Chiara Carrozza, nonché il segretario generale del Mibact Antonia Pasqua Recchia.

La delegazione ha effettuato un sopralluogo nel sito e, subito dopo, si è riunita nell'auditorium per fare il punto sulle strategie di restauro e conservazione del sito. Si è discusso tra le altre cose della nomina dei nuovi soprintendenti di Pompei e Napoli che, a quanto pare, avrà luogo in tempi record (il termine fissato dai bandi per la presentazione delle candidature è il 7 gennaio 2014).

I due avvisi pubblici sono stati pubblicati il 23 dicembre, stesso giorno della sottoscrizione del nuovo piano di gestione dell'area archeologica che, sulla base degli impegni assunti con l'Unesco, doveva essere consegnato entro fine anno. Il Protocollo prevede norme per la mitigazione dei rischi legati alle calamità naturali e individua processi di condivisione delle attività necessarie alla tutela, conservazione promozione dei beni archeologici del territorio interessato, attraverso l'istituzione di un tavolo di concertazione con il quale si individueranno strategie condivise per la migliore gestione del patrimonio e per favorire uno sviluppo sostenibile. Il riconosce inoltre la necessità di rafforzare, attraverso attività diffuse, la conoscenza dei Beni e il senso di appartenenza nelle comunità locali.

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