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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2014 alle ore 12:28.

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La Toscana batte l'Umbria e le Marche sull'efficienza degli aeroporti. Pisa entra nella top ten degli aeroporti italiani in termini di traffico passeggeri, superando addirittura gli scali di Roma Ciampino e Palermo.

E' quanto emerge da una analisi condotta dal Centro studi economico e finanziario Esg89 - editore degli annuari economici d'Italia -, che ha passato al setaccio i bilanci delle società di gestione degli scali aeroportuali del Centro Italia, in vista dell'Expo 2015 che vedrà milioni di turisti sbarcare nel Belpaese. "Marche e Umbria evidenziano costanti deficit di gestione – spiega Giovanni Giorgetti, Ceo Esg89 -. La Toscana invece con due scali passeggeri raggiunge risultati esaltanti".

Queste le società passate ai raggi "x": Aerdorica Spa (Falconara), Aeroporto di Firenze Spa (Firenze), Società aereoporto toscano Sat Galileo Galilei Spa (Pisa) e Sase (Perugia).
Vince su tutti Sat Galileo Galilei Spa, lo scalo di Pisa, con oltre 70 milioni di fatturato nel 2012 (dai 32 milioni del 2004). Un salto importante determinato soprattutto dalla crescita dei voli low cost. L'utile netto registrato supera i 6 milioni di euro, mentre il patrimonio si attesta su 62.142.000 euro. Grazie a questo progressivo trend, l'aeroporto di Pisa dal mese di giugno scorso è entrato nella top ten degli aeroporti italiani in termini di traffico passeggeri e ha raggiunto, da agosto 2013, la nona posizione, superando importanti scali nazionali come Roma Ciampino e Palermo.

In seconda posizione l'aeroporto di Firenze Spa sfiora i 50 milioni di fatturato, registra un risultato netto d'esercizio di 3.296.000 e un patrimonio di oltre 40 milioni. Oneri finanziari ampiamente al di sotto del milione di euro. Anche qui la gestione rileva una crescita costante del giro d'affari (dai 28 milioni nel 2004). Il 18 dicembre 2013 sono stati sfiorati i 2 milioni di passeggeri.

"Gli scali toscani – precisa Giorgetti -, quotati in Borsa Milano, hanno raggiunto e superato ampiamente il punto di pareggio di gestione e pertanto guardano al futuro con estremo ottimismo lavorando addirittura alla costituzione di una holding fra Firenze e Pisa".
Fanalini di coda Marche e Umbria. Aerdorica Spa gestisce lo scalo di Ancona-Falconara. L'attuale assetto azionario della società è suddiviso principalmente tra le autorità pubbliche con la Regione in testa e una minoranza da destinare a nuovi investitori. Con un fatturato consolidato negli ultimi anni che si attesta sui 13 milioni, registra un andamento altalenante nel risultato d'esercizio, con una perdita secca di 3 milioni nel 2012, un patrimonio dimezzato a 3.581.000 euro e passeggeri che sfiorano i 500.000.

Infine, Sase Spa, la società che gestisce l'aeroporto di Perugia "San Francesco d'Assisi", chiude il 2012 con un fatturato di oltre 4 milioni di euro e perdite consolidate che superano i 700mila euro (dati pressoché stabili anche per il 2013). Con oltre 200mila passeggeri, la società sta lavorando per il biennio 2014-2015 ad un collegamento con un hub internazionale per raggiungere quota 400mila.

"Per le Marche e per l'Umbria la situazione appare in chiaroscuro – conclude Giorgetti -. Mancanza di passeggeri e di rotte strategiche, ma soprattutto costi di gestione inevitabilmente troppo elevati per raggiungere almeno il punto di pareggio". Secondo Esg89 la soluzione potrebbe essere una forte sinergia strategica commerciale fra i due aeroporti, una sorta di holding umbra-marchigiana con l'ingresso di partner privati di settore, considerando che nei prossimi 18 mesi sia l'Umbria che le Marche si possono giocare la carta dell'Expo 2015 solo se ben collegati con la Lombardia.

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