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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2014 alle ore 09:12.
Una Pmi è stata addirittura convocata d'urgenza. È la Solaris, fornitrice delle schermature solari collocate lungo i 1.850 metri della pista di bo€b e slittino. «Quelle già montate avevano problemi nel mantenere la solidità del ghiaccio - racconta Alberto Danieli, titolare della Pmi, che si è aggiudicata una commessa di circa 400mila euro -. Nel marzo 2013 siamo andati a Sochi per studiare il problema, a giugno eravamo pronti con i prototipi e a ottobre le 830 nuove schermature erano già montate».
Per gli spostamenti nella Ski Area gli addetti avranno a disposizione 320 tra motoslitte, quad e mezzi elettrici Yamaha, "fornitore ufficiale" dei Giochi voluti da Vladimir Putin. Una dotazione a cui si aggiunge una trentina di motoslitte complete di accessori della vicentina Alpina Snowmobiles. «Vengono utilizzate per il collegamento dei villaggi in quota, possono battere le piste e trasportare fino a dieci persone. È stata sviluppata pure una versione con rampa d'accesso per i disabili», come fanno sapere dalla società.
Le infrastrutture
Molto know how e tante competenze italiane anche dietro le grandi opere di Sochi 2014. Tra i primissimi a essere convocati figura lo Studio Zoppini. «Erano appena finiti i Giochi di Torino e abbiamo iniziato a lavorare ai progetti degli impianti di gara da presentare in vista della candidatura olimpica», ricorda l'architetto Alessandro Zoppini, che con il padre Pino a Sochi firma l'Oval per il pattinaggio di velocità su ghiaccio e l'Arena per le gare di pattinaggio di figura -. Non ci sono stati problemi di budget e gli organizzatori si sono rivolti ai migliori consulenti, esperti e fornitori internazionali in ogni settore». Altri due impianti, la Shayba Arena per l'hockey e l'Ice Cube per il curling, sono stati progettati grazie alla consulenza dalla Stahlbau Pichler di Bolzano.
Tra le "corazzate tascabili" italiane ad alta specializzazione spicca la Walter Tosto, leader mondiale nel petrolchimico. «Abbiamo aiutato un'azienda del gruppo Gazprom in difficoltà nel rispettare i tempi di consegna fornendo tre separatori ad alta pressione per un impianto a Krasnodar» spiega Luca Tosto, ad della pmi di Chieti -. Tutta l'attenzione era sui tempi e ci siamo aggiudicati commesse per quasi 30 milioni nella Csi».
La principale infrastruttura nell'area dei Giochi è firmata dalla società di engineering Geodata, che ha sviluppato il progetto del corridoio strada-ferrovia Adler-Alpika Service lungo 52 chilometri, la metà in galleria, e ha garantito la supervisione dei lavori. Italiane anche le due lunghe gallerie della tangenziale di Sochi (opera da 356 milioni di euro), progettate dalla Rocksoil di Milano e realizzate dalla Transstroy Tonnel, impresa del gruppo Glavstroy, che appartiene all'oligarca russo Oleg Deripaska. I lavori sono avvenuti sotto la diretta supervisione di Rocksoil e ora si stanno ultimando gli ultimi dettagli. Per la prima volta in Russia è stato utilizzato il sistema Adeco-Rs per lo scavo in piena sezione in ambito urbano. Le soluzioni per il rinforzo delle due gallerie sono state fornite, con una commessa da una decina di milioni, dalle Officine Maccaferri. Soilmec, azienda del Gruppo Trevi, ha invece messo a disposizione quattro perforatrici (valore 8 milioni) per la realizzazione delle gallerie.
E un po' di tricolore sventola anche sul fronte della sicurezza. Fa capo infatti alla Selex Es (Gruppo Finmeccanica), con una commessa da oltre 6 milioni, anche il sistema radio comunicazioni digitali Tetra utilizzato dalle forze di sicurezza e dei servizi di emergenza.
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