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Questo articolo è stato pubblicato il 07 febbraio 2014 alle ore 09:12.
L'ultima modifica è del 07 febbraio 2014 alle ore 10:21.

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Il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Jacopo MorelliIl presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Jacopo Morelli

«C'é tra gli imprenditori, in Confindustria, in particolare in alcune zone del Paese come il Nordest, una grande delusione, a forza di promesse che vengono sempre disattese. Basta promesse, si passi dal dire al fare, é inutile promettere che non si vuole galleggiare quando nei fatti dal punto di vista dell'esecutivo si continua a galleggiare eccome. È come Sherazade ne 'Le Mille e una notte', si raccontano mille e una storia solo per sopravvivere: ma il Paese non può andare avanti così, non si può galleggiare mentre molte realtà produttive affondano». Così il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Jacopo Morelli torna a incalzare con forza l'esecutivo, in vista dell'incontro con il premier Letta del 19 febbraio.

Ospite de «L'Economia Prima di Tutto» su Radio1 Rai, Morelli spiega quali misure dovrà presentare il presidente del Consiglio agli industriali affinché «la bisaccia venga considerata piena: serve - afferma - un robusto taglio delle tasse sui redditi da lavoro e impresa, come era stato promesso quattro mesi fa con la legge di stabilità e come invece non é stato fatto. Serve un taglio almeno di 10 miliardi di euro immediatamente sui redditi da lavoro e impresa», aggiunge il presidente dei Giovani di Confindustria, sottolineando che «é inutile girarci intorno: se vogliamo parlare di ripresa, sviluppo e lavoro bisogna tagliare drasticamente la pressione fiscale su lavoro e produzione, pressione fiscale che in Italia ha raggiunto livelli da confisca».

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