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Questo articolo è stato pubblicato il 22 aprile 2014 alle ore 16:13.

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Un piano strategico per la ricerca agricola e agroalimentare che coinvolgerà tutte le strutture impegnate su questo fronte. Sarà alimentato con 4,5 miliardi di fondi europei provenienti dalla nuova Politica agricola comune. L'annuncio è arrivato oggi nel corso della seconda audizione del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina alla commissione Agricoltura della Camera, presieduta da Luca Sani. In questo giorni – ha spiegato il ministro – si sta lavorando a questa nuova iniziativa pubblica e in tempi brevi il piano sarà illustrato nei dettagli. Il ministro ha anche affrontato la spinosa questione degli Ogm. Si aspetta la decisione del Tar, intanto però si lavora con le Regioni perché il ministro ha ricordato che su questo tema anche le regioni hanno potere.

Ogm: ok alla linea della presidenza greca
A livello Ue invece il ministero delle Politiche agricole sostiene la linea della presidenza greca di attribuire maggiore autonomia decisionale agli Stati membri. La linea del ministero è comunque improntata a bloccare in Italia le biotech. Un'altra questione sensibile è l'applicazione della riforma della Politica agricola comune. Domani – ha annunciato Martina – ci sarà un nuovo incontro con le regioni. Nel primo accordo sono state definite le assegnazioni degli aiuti accoppiati che premiano zootecnia, riso e olio, ma sono insorti i produttori di ortofrutta e barbabietole.

Riforma Pac: domani nuovo confronto con le Regioni
Un piano dunque che sembra convincere poco le regioni. Il ministro ha ribadito che si tratta di una prima bozza, ma non ha anticipato ipotesi di correttivi. Ha invece riaffermato ancora una volta l'orientamento a privilegiare i cosiddetti «agricoltori attivi» allargando la black list e cancellando così dalla platea dei beneficiari banche, assicurazioni e società immobiliari.

Trattativa Usa-Ue: avanti lentamente
Sulla trattativa commerciale tra Unione europea e Stati Uniti, secondo quanto ha affermato, non ci sarebbero significativi passi avanti. L'offerta Ue è ambiziosa – ha ribadito Martina– ma la risposa statunitense non c'è stata. A fronte di un livello di liberalizzazioni proposte dalla Ue pari al 90%, gli Stati Uniti non arrivano invece al 75%, mentre non c'è stato ancora neppure lo scambio dei testi. E comunque si è arrivati al quarto round di incontri e sul tavolo tra l'altro c'è la difesa delle indicazioni geografiche.
Il presidente della Commissione, Sani, da parte sua ha sostenuto che il confronto con il Mipaaf porta sempre risultati positivi come nel caso dell'etichettatura. Grazie alla mozione parlamentare infatti è stato rilanciato l'impegno sull'etichetta trasparente. L'intervento infatti è contenuto in Campolibero, il progetto del ministero per il rilancio dell'agricoltura.

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