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a cura di Luca Salvioli | 16 aprile 2014

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Tecnologie EnergiaElettricità, le tariffe biorarie sono un affare per tutti. Guarda come calano i prezzi

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Elettricità, le tariffe biorarie sono un affare per tutti. Guarda come calano i prezzi

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Sorpresa: le tariffe elettriche biorarie, più clementi di sera e nei giorni festivi a costo di qualche aggravio nelle ore di punta, funzionano. Assicurano concreti risparmi a chi le usa con accortezza. E il vantaggio può essere ancora più consistente per le famiglie che hanno deciso, seppure tra inevitabili intoppi e qualche probabile sorpresa negativa, di passare dalle tariffe di maggior tutela (le vecchie tariffe amministrate ante-liberalizzazione elettrica) alle offerte sul mercato libero.

È una vera miniera di informazioni l'ultima indagine comparativa sulle tariffe biorarie appena sfornata dagli analisti di Sos Tariffe. L'indagine smentisce l'allarme circolato nei mesi scorsi sul possibile fallimento della formula bioraria, lanciata per esplicita volontà dell'Autorità dell'energia nel 2010 ma poi assediata da un mutamento strutturale del mercato elettrico, che ha visto diminuire progressivamente i prezzi dell'elettricità all'ingrosso durante il giorno. I dubbi, anzi le certezze sull'inevitabile fallimento, derivavano dalla prorompente avanzata dell'energia fotovoltaica che ha causato una grande abbondanza di offerta di elettroni nelle ore calde, per il sole e per i consumi, con una parallela crescita nelle ore serali dei prezzi all'ingrosso, pressati dall'esigenza degli operatori elettrici di bilanciare la riduzione dei margini nelle altre fasce della giornata.

Marketing contro mercato
Sta di fatto che le logiche di marketing hanno avuto evidentemente il sopravvento. Nei prezzi finali proposti agli utenti, specie nel caso delle famiglie, la convenienza della tariffa bioraria è stata salvaguardata. Di più. Nell'ultimo biennio il vantaggio delle biorarie si è addirittura accentuato, specie nei contratti sul mercato libero. Tant'è che oggi il confronto aggiornato (Sos Tariffe esamina un paniere rappresentativo di contratti "liberi" proposti dai maggiori operatori) fornisce ai clienti un messaggio preciso: se è vero che scegliendo con accortezza le offerte sul mercato libero possono offrire risparmi per tutte le tipologie di consumo, mediamente le tariffe di maggior tutela sono un po' più economiche se si concentrano i consumi nelle ore normali durante il giorno, mentre il mercato libero offre vantaggi più consistenti proprio nelle tariffe serali e festive.
In ogni caso le tariffe biorarie sono comunque "più convenienti rispetto al 2012", garantiscono gli esperti di Sos Tariffe nell'ultima comparazione delle diverse formule offerte agli italiani (www.sostariffe.it/energia-elettrica/). «In due anni – spiegano - il prezzo della componente energia per le fasce serali e festive delle tariffe del mercato libero è sceso del 36,57%, mentre quello della tariffa di Maggior Tutela del 21,33%». Dunque «per il mercato libero aumenta del 29,77% la differenza tra la fascia giornaliera e quella serale».

I prezzi calano così
In particolare nel mercato libero si è registrata dal 2012 una diminuzione di quasi il 16,70% del prezzo dell'energia medio proposto nelle ore giornaliere, mentre il calo riscontrato per le fasce serali e festive è del 36,57 per cento. E «anche per quanto riguarda il mercato tutelato, la diminuzione è stata riscontrata in tutte le fasce: il costo proposto nelle ore giornaliere è sceso del 21,64%, mentre quello in vigore dalle 19 alle 8 di mattina e nei week-end è calato del 21,33 per cento». Così, «se nel 2012 il prezzo dell'energia del mercato libero in fascia serale e festiva era di 26 centesimi di euro in meno rispetto al costo in fascia giornaliera, nel 2014 la differenza è aumentata a 32 centesimi di euro, pari a un aumento di quasi il 30% del risparmio sulla tariffa giorno», mentre per il mercato tutelato la differenza tra le due fasce che nel 2012 era di 10 centesimi di euro è «scesa oggi a 8 centesimi di euro, pari a un calo del 2,16 per cento».

Ma considerando le trappole del mercato e le oggettive difficoltà a scegliere il contratto migliore, uniformando di conseguenza le proprie abitudini di consumo elettrico, a chi conviene davvero scegliere una formula invece di un'altra? Ecco i consigli di Sos Tariffe. Prima (ovvia) avvertenza: confrontare bene "tutte le tariffe del mercato libero per trovare quella più adatta ai propri consumi". Seconda avvertenza: "scegliere una tariffa bioraria se si ha un profilo di consumo improntato all'utilizzo dell'elettricità in fascia serale o festiva: se si passa molto tempo in casa è più conveniente scegliere una tariffa monoraria". Terza avvertenza: per agguantare un effettivo risparmio con le tariffe biorarie occorre "spostare nelle fasce più economiche almeno il 70% dei consumi, altrimenti si rischia di non godere della convenienza". Un rebus? Forse sì. Ma vale la pena di provare a scioglierlo.

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