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Siria, Mosca schiera nuovi missili al confine con la Turchia

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dopo l’abbattimento del jet russo

Siria, Mosca schiera nuovi missili al confine con la Turchia

Tensione altissima tra Turchia e Russia al confine con la Siria. Tutto è cominciato martedì mattina, quando un aereo militare russo impegnato nei bombardamenti in Siria è stato abbattuto dagli F-16 turchi dopo che - secondo Ankara - aveva sconfinato nello spazio aereo turco. Uno dei due piloti «si è ferito quando si è paracadutato giù ed è stato ucciso in modo selvaggio a terra dai jihadisti nell'area», ha riferito l'ambasciatore Alexandre Orlov. L’altro pilota invece è stato recuperato vivo dall'esercito siriano e portato in salvo in una base russa in loco, all'aeroporto militare di Hamimim, nella provincia siriana di Latakia. La notizia è stata confermata poi dall’Osservatorio siriano per i Diritti umani e dallo stesso presidente russo Vladimir Putin. «Dopo quello che è successo ieri, non possiamo escludere qualche altro incidente, e se succederà dovremo reagire in un modo o nell'altro», ha detto Putin. Mosca continuerà «senza dubbio» i suoi raid aerei contro obiettivi Isis vicino al confine turco, ha detto Peskov, portavoce di Putin.

Mosca schiera missili S-400 a frontiera turca
Non solo, ma la Russia dislocherà sistemi di difesa missilistica S-400 presso la sua base aerea di Hamimim in Siria. Lo ha annunciato il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu.
La base è nella provincia di Latakia, ad appena 30km dalla frontiera con la Turchia, dove sono di stanza gli aerei russi che partecipano alla missione anti-jihadista in Siria.
L'S-400 garantirà l'abbattimento di obiettivi aerei a una distanza di 250km e missili balistici non strategici a 60km. Il complesso è in grado di abbattere in modo simultaneo 36 obiettivi e ne può puntare 72. Il dispiegamento di batterie missilistiche di nuova generazione integrerà le misure già annunciate martedì dall'esercito russo: l'invio dell'incrociatore lancia-missili Moskva, fiore all'occhiello della flotta russa, nella zona costiera vicino Latakia, che appoggerà con le sue batterie anti-missile Fort, simile agli S-400, le missioni aeree russe in Siria; e il fatto che i bombardieri russi voleranno scortati dai caccia.

Medvedev non esclude annullamento progetti con Ankara
Intanto i rapporti tra Turchia e Russia continuano ad essere tesi dopo il grave incidente di ieri. Il premier russo Dmitri Medvedev ha avvertito che l'abbattimento del Su-24, «un'azione criminale delle autorità turche», potrebbe avere come conseguenza l'annullamento dei progetti congiunti con Ankara e la perdita di quote di mercato russo da parte di compagnie turche.
Il primo ministro vede «tre conseguenze»: «In primo luogo vi è un pericoloso peggioramento delle relazioni tra la Russia e la Nato, che non può essere giustificato da nessun interesse, neppure dalla protezione dei confini statali; in secondo luogo, la Turchia ha dimostrato con le sue azioni che difende i miliziani dell'Isis; e questo non sorprende, date le informazioni disponibili sul diretto interesse finanziario di alcuni funzionari della Turchia connessi con la fornitura di prodotti petroliferi prodotti negli impianti controllati dall'Isis». «In terzo luogo - ha continuato Medvedev - sono state minate le lunghe relazioni di buon vicinato tra la Russia e la Turchia, anche nella sfera economica e della cultura. Il danno sarà difficile da risanare, la sua prima conseguenza può essere la cancellazione di tutta una serie di importanti progetti congiunti e la perdita di posizioni sul mercato russo da parte delle aziende turche».

Diffuso l’audio dell’avviso al Sukoi-24 russo
«Attenzione, queste sono le forze aeree turche, vi state avvicinando allo spazio aereo turco, cambiate immediatamente la vostra rotta verso Sud». Questo il messaggio che sarebbe stato inviato dai piloti turchi al caccia russo prima di abbatterlo al confine con la Siria. L’audio è stato diffuso da Ankara. Le autorità turche hanno sostenuto che il messaggio è stato ripetuto ogni 30 secondi per 5 minuti, ma è sempre stato ignorato dai piloti del Sukoi-24, successivamente abbattuto.Una tesi smentita con decisione dal pilota russo che è sopravvissuto all’abbattimento del jet. «Nessun avvertimento, né via radio né visivo, è stato lanciato al caccia russo abbattuto mercoledì dagli F-16 turchi», ha riferito il pilota del Sukhoi-24 all'agenzia russa Ria-Novosti, affermando anche di essere certo che il caccia non aveva mai sconfinato nello spazio aereo turco.

Le reazioni diplomatiche all’abbattimento
Mosca ha espresso una «protesta risoluta» all'ambasciatore turco per l'abbattimento del jet russo ieri da parte di F16 di Ankara. Il governo turco ha invece convocato gli ambasciatori di Stati Uniti, Russia, Francia, Regno Unito e Cina per chiarimenti in merito alla vicenda. La Turchia vuole evitare qualunque “escalation” di dissapori con la Russia, ha assicurato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan: «Non abbiamo assolutamente alcuna intenzione di provocare una escalation dopo questa vicenda», ha detto, parlando a un Forum di Paesi musulmani riunito ad Istanbul. «Difendiamo solamente la nostra sicurezza e il diritto del nostro popolo», ha aggiunto. Inoltre, Erdogan ha riferito che alcune parti del jet russo sono cadute in territorio turco, ferendo due persone, e ha ribadito che al momento dell'abbattimento la Turchia non conosceva la provenienza del jet.

Putin furioso: «Pugnalata alla schiena dei complici del terrorismo»
L'aereo militare russo abbattuto vicino al confine con la Siria «ha violato lo spazio aereo turco per 17 secondi»: lo si afferma nella lettera immediatamente inviata da Ankara al Consiglio di Sicurezza Onu e al segretario generale Ban Ki-moon. Mosca dal canto suo nega lo sconfinamento. Il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov ha affermato che «il velivolo Sukhoi Su-24 stava sorvolando i cieli siriani e il territorio siriano prima di essere abbattuto dall'aviazione turca, lo sappiamo con certezza». Il presidente russo, Vladimir Putin, ieri ha usato parole molto dure, parlando senza mezzi termini di una «pugnalata alle spalle da parte dei complici del terrorismo» ed evidenziando che l'abbattimento è un «evento che va oltre i limiti dell'ordinaria lotta contro il terrorismo» e che ci saranno «gravi conseguenze nei rapporti tra Russia e Turchia». Il leader russo ha poi chiesto polemicamente: «La Turchia vuole mettere la Nato al servizio dell’Isis?». Il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, ha subito cancellato la sua visita in Turchia, che era prevista per mercoledì.

Francia,ok deputati a prolungamento raid in Siria
Intanto l'Assemblea Nazionale francese ha dato via libera al prolungamento dei raid aerei contro le postazioni dei terroristi dello Stato islamico in Siria e in Iraq. Nel voto a Parigi 515 deputati si sono espressi a favore. Solo 4 i contrari.

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