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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2010 alle ore 15:02.
Convenzioni ad hoc tramite i Confidi, cedolare secca al 20% sugli affitti calmierati, ripristino di almeno 800 milioni di euro per il funzionamento degli atenei. Mentre c'è un piccolo "giallo" sul condono edilizio "a doppia via". Proposto da alcuni senatori del Pdl, è stato subito smentito dal Governo, che per bocca del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, ha dichiarato che l'emendamento non sarà sostenuto dall'Esecutivo. Resta comunque ricco il cocktail di novità previsto dai 2.550 emendamenti presentati venerdì scorso alla manovra da 24,9 miliardi, attualmente all'esame della commissione Bilancio di Palazzo Madama. Una valanga di richieste di modifica (1.116 proposte dal Pdl, 823 dal Pd, 293 dall'Udc, 149 dall'Idv, 89, dalla Lega e 80, dal gruppo Misto), raccolte, stamane, in una sorta di piccola enciclopedia formata da 13 volumi, che in mattinata sono stati distribuiti ai gruppi parlamentari del Senato. L'esame degli emendamenti da parte della commissione Bilancio inizierà domani pomeriggio alle ore 15.
Rispunta il condono edilizio,ma difficilmente sarà approvato. A rafforzare le parole di Bonaiuti, è arrivata anche la presa di posizione del sottosegretario all'Economia Luigi Casero il quale dice che, «come già annunciato dal presidente del Consiglio e dal ministro dell'Economia», il «Governo non ha intenzione di approvare l'emendamento sulla riapertura del condono edilizio». La proposta era arrivata dai senatori del Pdl, Paolo Trancredi, Cosimo Latronico e Gilberto Pichetto Fratin, che prevedono la riapertura dei termini della sanatoria edilizia del 2003 per gli abusi, anche compiuti nelle aree sottoposte a vincoli paesaggistici, realizzati fino al 31 marzo 2010. Le domande per aderire al condono dovranno essere presentate entro il 31 dicembre 2010, anche qualora l'amministrazione abbia rifiutato le domande di condono edilizio precedentemente inoltrate. Sono inoltre "sospesi" tutti i procedimenti sanzionatori, di natura penale e amministrativa, già avviati, anche in esecuzione di sentenze passate in giudicato. Con un altro emendamento, invece, il senatore del Pdl Tancredi propone che gli edifici abusivi, una volta acquisiti al patrimonio comunale e successivamente dichiarati di interesse pubblico, entrino a far parte del patrimonio disponibile del comune e possano essere messi all'asta e venduti al miglior offerente. L'emendamento prevede poi, anche, che il responsabile dell'abuso avrà un diritto di prelazione sull'acquisto dell'immobile, pagando il prezzo finale determinato dall'asta. Le somme derivanti dalla vendita dell'immobile confluiranno in un apposito capitolo di bilancio e saranno destinate al recupero ambientale e del patrimonio comunale. E facendo seguito a una sentenza della Cassazione, arriva pure una richiesta di ampliare l'esenzione Ici sulla prima casa, da estendere anche al contribuente che non vive assieme alla propria famiglia, che, attualmente, non ha diritto all'agevolazione. Bipartisan, invece, la richiesta di sopprimere l'articolo 45 della manovra sui certificati verdi, «solo quando entrerà in vigore il decreto di recepimento della direttiva comunitaria del 2009 e, in ogni caso, dal 1° giugno 2011».