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Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2010 alle ore 07:58.

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La comunitaria approda in Parlamento per l'esame delle Camere. Ecco il testo del ddl (Marka)La comunitaria approda in Parlamento per l'esame delle Camere. Ecco il testo del ddl (Marka)

ROMA - Dall'abolizione del balzello di 100 euro per la registrazione dei dispositivi medici alla liberalizzazione delle telecomunicazioni. Ma anche la delega al governo per l'emanazione di testi unici e codici di settore delle disposizioni comunitarie dettate in attuazione delle direttive comunitarie. Così la legge comunitaria 2010, dopo una lunga gestazione di quasi quattro mesi, ha ottenuto ieri il via libera del Consiglio dei ministri e approda in Parlamento per l'esame delle due Camere.

Il Ddl è accompagnato dalla relazione del governo sullo stato di attuazione delle direttive emanate da Bruxelles e le relative procedure di infrazione avviate nei confronti dell'Italiae ancora aperte alla data del 31 dicembre 2009. Sono complessivamente 153 le procedure avviate dalla commissione europea nei confronti dell'Italia sia per vere e proprie violazioni del diritto comunitario (124) sia per mancato recepimento (29). Nella classifica delle materie in cui l'Italia è in rotta con la Ue resta saldamente al primo posto l'ambiente con 35 procedure ancora aperte. Seguono fiscalità e dogane con 21, affari economici e finanziari con 12 e la tutela dei consumatori con 11 procedure.

Nel testo licenziato ieri da Palazzo Chigi trova posto anche il cosiddetto "pacchetto Telecom" con cui vengono recepite le direttive Ue finalizzate a rafforzare il mercato interno dei 27 Paesi dell'Unione e, in particolare, a promuovere investimenti efficienti e innovazione nelle infrastrutture di comunicazione elettronica, così come promuovere una gestione efficiente flessibile e coordinata dello spettro radio e delle reti wireless. Non solo.

Secondo i principi indicati dall'articolo 10 il governo dovrà procedere a rafforzare le prescrizioni in materia di sicurezza e integrità delle reti, a garanzia degli utenti, anche in materia di trasparenza dei contratti e nei rapporti con i fornitori di servizi. Il governo, inoltre dovrà anche equiparare il più possibile i diritti dei disabili in materia di comunicazioni elettroniche, nonché rafforzare le prescrizioni in tema di sicurezza e riservatezza delle comunicazioni e di protezione dei dati personali.

Con la comunitaria 2010, inoltre, il governo corre ai ripari per chiudere la procedura d'infrazione sulla registrazione dei dispositivi medici. Con l'articolo 6, infatti, si elimina l'obbligo di pagamento di 100 euro per ogni registrazione effettuata nel repertorio dei dispositivi medici.

Il Ddl approvato ieri a Palazzo Chigi fissa anche i criteri per avviare in Italia il pieno funzionamento del cosiddetto "passaporto delle società" di gestione del risparmio che potranno costituire fondi comuni in un paese membro diverso da quello di origine.

Compie un passo in avanti il riordino della professione di guida turistica. Mentre nell'elenco delle direttive da attuare entro l'anno spiccano anche quelle sul reverse charge e sul luogo di imposizione Iva nelle cessioni di gas ed energia elettrica.

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