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Questo articolo è stato pubblicato il 30 luglio 2010 alle ore 18:55.
Un tirocinio all'estero per gli aspiranti commercialisti.
Questa possibilità è prevista dal Dlgs 139/2005 e dall'articolo 4 del Dm 143/2009. In pratica una parte del tirocinio tradizionale di tre anni da svolgere presso un professionista iscritto all'albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili può essere svolto, per un massimo di sei mesi, in un altro stato dell'Unione europea. Perché sia valida la pratica oltreconfine è necessario che si tratti di un praticantato unico e ininterrotto, non superiore a sei mesi, svolto presso un soggetto abilitato all'esercizio di una professione equivalente.
Per aiutare i giovani aspiranti commercialisti ad individuare i professionisti esteri che svolgono una professione "equivalente" l'ordine di categoria ha preparato un elenco dei titoli equiparati a quelli di dottore commercialista od esperto contabile e degli organismi professionali di riferimento.
Per svolgere il tirocinio all'estero è necessario prima chiede l'autorizzazione al Consiglio dell'ordine presentando un'istanza accompagnata dal parere favorevole del dominus. Alla fine dell'esperienza il soggetto estero dovrò rilasciare un certificato dell'attività svolta dal tirocinante.