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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2010 alle ore 16:27.
Con l'introduzione della «cedolare secca» al 20% sui redditi da locazione l'Italia diventa il Paese europeo più conveniente per la tassazione in materia. È quanto emerge da uno studio comparativo di Solo Affitti, franchising immobiliare specializzato nelle locazioni, con 270 agenzie in Italia e 12 in Spagna.
L'Italia sorpassa così Ungheria, Finlandia e Olanda, dove si pagano delle imposte con aliquota fissa, rispettivamente pari al 25%, 28% e 30%. Per le altre nazioni il metodo di tassazione è uguale a quello ancora in vigore fino a quest'anno nella Penisola: i redditi da locazione si sommano a quelli personali e a questi si applicano le varie aliquote previste dal fisco di ciascun paese. Nella maggior parte dei casi - fanno notare da Solo Affitti - queste aliquote erano più basse di quelle attuali del sistema fiscale italiano. Ecco come vengono tassati gli affitti nei paesi dell'Unione europea.
Per un proprietario che guadagna meno di 30 mila euro e che concede in locazione il suo immobile ad un canone di 10 mila euro l'anno – spiegano da Solo Affitti - si passerà da una tassazione di 3.230 euro a 1.700 euro. Per proprietari con redditi più alti il vantaggio, naturalmente, aumenta: lo stesso proprietario che guadagnasse complessivamente sotto i 60 mila euro, avrebbe pagato 3.485 euro contro i 1.700 euro della cedolare secca.
Ma se la tassazione unica del 20% potrebbe rivelarsi un buon affare per i proprietari di casa (soprattutto quelli con redditi più alti) i sindacati degli inquilini protestano perché la nuova aliquota rischia di rendere meno convenienti i contratti a canone concordato. Secondo Guido Piran, Segretario Generale del Sicet, il Sindacato Inquilini della Cisl «in questo modo si peggiora il problema abitativo, si stipuleranno solo contratti a canone libero cancellando di fatto quelli, più moderati, del canale concordato; questo renderà ancora più difficile trovare un alloggio ad affitti compatibili con i redditi di chi cerca casa».
Il Segretario del Sicet rilancia poi la questione delle detrazioni a favore degli inquilini: «Si abbassano le tasse ai proprietari e non si prevede nulla per i conduttori, la possibilità di detrarre il 19% dei canoni, oltre ad essere un elemento di equità, rappresenta la strada per combattere l'evasione».