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Questo articolo è stato pubblicato il 01 settembre 2010 alle ore 08:01.
Uno dei passaggi più complessi nella determinazione del reddito delle società di capitali, ormai da due anni, è rappresentato dalla quantificazione della parte deducibile degli interessi passivi alla luce dell'articolo 96 del Tuir.
L'agenzia delle Entrate è intervenuta più volte sulle implicazioni pratiche di questa materia, e recentemente, con la circolare 38 del 23 giugno 2010, si è interessata anche della materiale compilazione del prospetto che, in certi casi, va adattato superando anche la stretta letteralità delle istruzioni al modello Unico.
In particolare due tematiche analizzate dalla circolare hanno immediati riflessi compilativi: la integrale deducibilità degli interessi passivi "commerciali", e la possibilità di compensare gli interessi passivi di periodi precedenti con interessi attivi del periodo 2009.
Interessi passivi commerciali
Nel rigo RF 118, colonna 1, vanno indicati gli interessi passivi di periodo che devono essere sottoposti al tetto di deducibilità del 30% del Rol. L'articolo 96 del Tuir si riferisce agli interessi passivi che hanno natura finanziaria, escludendo in modo chiaro quelli che hanno natura commerciale di carattere implicito, cioè non esposti nel conto economico ma inclusi nel debito verso il fornitore. Nulla viene detto dalla norma del Tuir sugli interessi passivi commerciali che invece nascono già espliciti, situazione assai ricorrente come nel caso degli interessi di dilazione. L'agenzia delle Entrate ha riconosciuto, come più volte sostenuto su queste pagine, che non deve essere eseguita alcuna distinzione tra interessi passivi commerciali impliciti ed espliciti, nel senso che entrambi sono deducibili integralmente senza considerare il tetto del 30% del Rol.
Pertanto al rigo RF 118, colonna 1, non vanno indicati gli interessi di natura commerciale in qualunque forma essi si presentino nel conto economico. Peraltro, come ha notato Assonime nella circolare 27/2010, resterebbe da chiarire se la stessa conclusione sia applicabile nel caso in cui gli interessi passivi sorgano per effetto di un finanziamento concesso da una finanziaria terza, cioè diversa dal fornitore, caso molto delicato, perché in questa ipotesi sarebbe arduo non assegnare natura finanziaria a questo ultimo rapporto.