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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2010 alle ore 08:01.
MILANO
Partono i controlli antimafia anche nei piccoli cantieri. Tra due settimane diventerà infatti operativo il regolamento, pubblicato ieri sulla «Gazzetta Ufficiale» (la 212) come Dpr n. 150 del 2 agosto 2010, sugli accertamenti e ispezioni all'interno dei cantieri delle imprese che hanno ottenuto appalti pubblici. L'obiettivo è quello di monitorare in maniera costante, per tutto lo svolgimento dei lavori, l'attività di imprese che sinora sfuggivano almeno in parte a un'attenzione costante. La richiesta principale era infatti quella, preventiva, del certficato antimafia.
Con il regolamento, invece, le operazioni di accertamento saranno condotte dai gruppi interforza (polizia, carabinieri, guardia di finanza), con il prefetto a fare da punto di riferimento e a gestire le informazioni raccolte. Sotto la lente finiscono tutte le imprese che, in ogni maniera, sono interessate allo svolgimento dei lavori pubblici, anche con semplici affitti, forniture di beni, prestazioni anche esclusivamente intellettuali, indipendentemente dagli importi dei contratti.
Se dalle verifiche sul campo emergono elementi che lasciano sospettare l'infiltrazione di organizzazioni criminali o condizionamenti illeciti di qualsiasi tipo, il prefetto diffonde un'informativa destinata in primo luogo alle stazioni appaltanti che potranno poi decidere di bloccare i lavori, tenuto conto anche dello stato di avanzamento dei lavori.
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