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Questo articolo è stato pubblicato il 18 settembre 2010 alle ore 09:53.
Le maglie della riforma, da domani, si stringeranno sul settore degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. Quindici giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, da domenica 19 settembre entrerà in vigore il Decreto legislativo 141 del 13 agosto 2010 che recepisce la direttiva europea sul credito al consumo, abolisce lo jus variandi per i mutui, introduce nuove regole per il microcredito e mette finalmente ordine nella platea di 190mila soggetti che esercitano il vitale ruolo di "cerniera" tra banche e finanziarie e clientela. «Plus24» se ne è già occupato il 10 e 24 luglio e il 7 agosto. Con questa guida, il settimanale di finanza e risparmio del «Sole 24 Ore» vuole dare risposta alle decine di richieste di informazioni arrivate dagli operatori.
La riforma alza l'asticella della professionalità: d'ora in avanti saranno più stringenti le regole di affidabilità, trasparenza e correttezza per tutti gli iscritti nell'elenco degli agenti in attività finanziaria e nell'albo dei mediatori creditizi. Sono introdotti nuovi obblighi di garanzia (con la sottoscrizione di polizze per eventuali danni alla clientela, per i quali gli intermediari risponderanno in solido con i propri collaboratori) e di solidità patrimoniale (i mediatori dovranno costituire società con almeno 120mila euro di capitale). Banca d'Italia e ministero dell'Economia si doteranno di strumenti di controllo più efficaci e potranno comminare sanzioni amministrative più pesanti.
Un passaggio fondamentale è quello che riguarda l'istituzione del cosiddetto "Organismo", soggetto di diritto privato, ordinato come associazione, che sarà centrale nel nuovo contesto. Sottoposto alla vigilanza della Banca d'Italia, sarà guidato da un professionista indicato dal ministero dell'Economia e avrà un consiglio, composto da un numero di membri variabile tra tre e cinque, indicati da banche, finanziarie e associazioni di settore. Quando sarà varato il suo statuto, l'Organismo di settore potrà dare il via ai suoi compiti fondamentali che riguardano, ad esempio, la formazione professionale (obbligatoria), la verifica dei requisiti professionali per iscrizione ad albo ed elenco e l'esame di accesso alla professione.