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Questo articolo è stato pubblicato il 21 settembre 2010 alle ore 10:18.
Gestione dei rischi e dei costi, organizzazione della strategia legale e riduzione del budget destinato agli avvocati: dal 20 settembre ci pensa lo studio legale.
La crisi economica sta aprendo una nuova finestra di business per gli studi: quella della consulenza. Su richiesta degli uffici legali interni delle aziende che in particolare in tempo di crisi cercano consiglio per ottimizzare gli interlocutori legali, lo studio internazionale Eversheds è uscito dai confini del proprio mercato e ha lanciato una start-up nel settore della consulenza. Si chiama Eversheds Consulting, è separata dallo studio legale nella struttura societaria e nel branding, e conta 12 professionisti che seguiranno i clienti nell'attività di compliance e nella gestione dei processi legali con un'attenzione particolare al budget.
Un team di avvocati e consulenti che punta a competere direttamente con i colossi della consulenza McKinsey & Company e PricewaterhouseCoopers.
Lo sviluppo del business è affidato a Paul Smith, socio specializzato in contenzioso.
«Negli ultimi anni abbiamo aiutato molti clienti tra dui Dupont e Tyco nella gestione dei flussi legali», spiega riferendosi in particolare al lavoro svolto per Tyco, che ha tagliato il costo della consulenza del 20% e del 35% nei due anni che ha lavorato con Eversheds.
«Il nostro vantaggio competitivo è la conoscenza dei processi legali», continua Smith, «altri provider sono entrati nel mercato legale offrendo servizi di outsourcing e offshoring e noi allarghiamo il nostro ambito di attività all'esterno, in particolare all'attività di compliance».
Per il momento lo studio punta a sviluppare il business proponendo questo servizio ai clienti «la vendita dei servizi di consulenza deve essere "proactive"», precisa Smith, che questa settimana ha in calendario un viaggio a Milano per incontrare i clienti italiani che negli ultimi mesi hanno manifestato un interesse per questa iniziativa.
In Italia, infatti, nessuno studio opera ancora in maniera ufficiale in questo settore.
Anche se, interviene il professore della Sda Bocconi Francesco Saviozzi, «nelle Big 4 la presenza degli avvocati è forte e in Italia la complessità tecnica della compliance necessita per sua natura dell'intervento legale».