House Ad
House Ad
 

Norme e Tributi Fisco

Il 5 per mille ridotto a un quarto scatena la protesta del no profit. Il voto sulla finanziaria alla Camera

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2010 alle ore 09:22.

Anche il 5 per mille, il principale esempio di sussidiarietà fiscale vigente (benché mai andato a regime, visto che dal 2006 viene riproposto annualmente in via provvisoria) paga dazio alle esigenze della finanza pubblica e dimagrisce dai 400 milioni del 2009 a soli 100 milioni.

Con questo tetto alla copertura, ipotizzando un gradimento dei contribuenti invariato rispetto agli anni scorsi, il finanziamento si ridurrebbe del 75%, in pratica all'1,25 per mille. Ma il mondo no profit non ci sta e, vedendo seriamente compromessa la possibilità di sostenere in futuro le attività avviate o progettate grazie ai fondi dei cittadini, alza i toni della protesta con appelli, petizioni, mobilitazione sui social network.

La vicenda nasce dalla previsione contenuta nel maxiemendamento alla legge di stabilità, all'esame dell'aula di Montecitorio dopo il voto in commissione Bilancio. Il 5 per mille viene sì confermato, ma con un limite di spesa a 100 milioni, che comporterebbe una distribuzione solo frazionale in rapporto alle opzioni espresse dai contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi.

Ieri, con una nota congiunta, tutte le principali organizzazioni no profit di secondo livello, dal Forum del Terzo settore alla Consulta del volontariato, da Csv.net alla Convol, hanno chiesto ai parlamentari un atto di responsabilità, per «onorare gli impegni, non colpire i servizi sociali e non togliere quelle risorse che i cittadini destinano al volontariato».

«Non toccate il 5 per mille» è anche la parola d'ordine di un appello indirizzato ieri al Parlamento e ai presidenti delle due Camere da un centinaio di associazioni e Ong, primi firmatari Emergency, Libera, Gruppo Abele, Greenpeace, Medici senza frontiere, Mani tese e Coordinamento dei network internazionali. «Il taglio è destinato a ripercuotersi sull'operatività delle organizzazioni del Terzo settore - denunciano le Onlus - che hanno dimostrato, negli ultimi anni in modo ancora più evidente, una professionalità elevata, oggetto di apprezzamento in Italia e all'estero e motivo di orgoglio per il nostro paese».

«Le risorse diminuiscono proprio quando c'è più bisogno», lamenta Marco Granelli, presidente di Csv.net, il coordinamento dei Centri di servizio per il volontariato. «Giocare al ribasso significa prendersi gioco del principio di sussidiarietà, visto che la misura istituita nel 2006 riguarda un'erogazione decisa dai contribuenti, per la quale lo Stato dovrebbe svolgere solo il ruolo di intermediario».

L’articolo continua sotto

In 41 voci l'abc del maxiemendamento alla finanziaria 2011 (Fotogramma)

Ok della Camera alla finanziaria. Il 5 per mille ridotto scatena il no profit

Il 5 per mille ridotto a un quarto scatena la protesta del no profit (di Elio Silva)

Nasce il portale che regala tecnologia alle associazioni no profit

Sarà operativo da ottobre un servizio, nato dalla partnership tra la Techsoup global (charity

Tags Correlati: Andrea Olivero | Comitato Esecutivo | Emergency | Fisco | Greenpeace | Gruppo Abele | Marco Granelli | Medici Senza Frontiere | Montecitorio | Ong |

 

Di «scelta «grave e pericolosa» parla anche Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo settore. «È una misura in contraddizione con quanto dichiarato dall'esecutivo che, da un lato, non perde occasione di lodare il volontariato e il Terzo settore, dall'altro cancella l'unico strumento di sostegno alle sue attività. Ma è anche una decisione pericolosa, perché riduce il sostegno a soggetti che sono in grado di mobilitare a loro volta risorse umane ed economiche importanti, e il cui ruolo è cruciale per ricostruire coesione e inclusione sociale».

La protesta accomuna l'intera galassia delle Onlus, già duramente colpita quest'anno dalla repentina cancellazione (avvenuta il 30 marzo scorso con effetti dal primo aprile) delle tariffe postali agevolate. Immediate le reazioni sui social network. Una petizione per il ripristino del 5 per mille è stata lanciata ieri da Vita.it, il portale editoriale dedicato al settore no profit.

elio.silva@ilsole24ore.com

Shopping24

Da non perdere

Economia Usa a stelle e (7) rischi

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Usa e per quella globale, inevitabilmente

Senza Pedemontana le imprese frenano

Se ne parla da vent'anni e ancora non c'è. L'Expo 2015 sembrava l'occasione buona per arrivare in

Lettere

I mutui latitano ma le banche abbiano più coraggio Mi chiamo Andrea Bucci, sono un giovane

Il posto italiano sul treno cinese

Dapprima le cattive notizie: l'anno appena trascorso è stato, per gli italiani, il peggiore del

Grillo è tornato e vuole contendere l'elettorato a Berlusconi

Una mossa a effetto di Beppe Grillo era attesa come inevitabile ormai da qualche settimana. Da

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da