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Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2010 alle ore 08:32.
Mariastella Gelmini accelera sulla valorizzazione del merito nella scuola e annuncia lo sblocco degli scatti d'anzianità di insegnanti e personale amministrativo, congelati fino al 2013 dalla manovra estiva di Tremonti. «È un giorno storico», ha dichiarato il ministro, al termine della riunione ieri a viale Trastevere con i sindacati. «Docenti e scuole saranno premiati su base meritocratica e non più solo attraverso l'anzianità di carriera, che comunque, grazie allo sforzo del governo, è stata garantita a tutto il settore».
Soddisfatti i sindacati: le circa 250mila persone, che, nel prossimo triennio, passeranno di grado non avranno penalizzazioni di stipendio, a differenza di quasi tutti gli altri comparti del pubblico impiego. Il paracadute offerto da Gelmini (e autorizzato da Tremonti) passa per l'utilizzo del 30% dei risparmi derivanti dai tagli agli organici, inaugurati nel 2008. Una soluzione formalizzata in un apposito decreto interministeriale, «sentiti i sindacati, come previsto dalla legge», sottolinea Francesco Scrima, della Cisl Scuola, che ha evitato penalizzazioni in busta paga per il personale di viale Trastevere «fino a 3mila euro l'anno», ricorda Rino Di Meglio della Gilda.
Dal 2013, ha sottolineato Marco Paolo Nigi dello Snals-Confsal, «forme, procedure e quantificazione delle progressioni di carriera andranno definite in sede di rinnovo contrattuale». Per Domenico Pantaleo della Flc Cgil, «manca comunque un progetto culturale» e chiede al governo di bloccare la terza tranche di tagli (20mila docenti e 15mila Ata) prevista per il prossimo anno scolastico.
A dicembre poi, ha annunciato il ministro, partiranno due progetti sperimentali e su base volontaria, uno rivolto alle scuole, l'altro ai docenti, per premiare le strutture e il personale più bravi. Lo scorso febbraio, ha spiegato Gelmini, è stato istituito un Comitato tecnico scientifico (Cts) che ha elaborato i due progetti, che assegneranno agli istituti "da 10 e lode" fino a un massimo di 70mila euro e ai docenti particolarmente meritevoli un bonus individuale pari a una mensilità lorda. I progetti partiranno il prossimo dicembre e saranno finanziati con il 30% dei risparmi derivanti dai tagli 2008, al netto, ovviamente, delle risorse utilizzate per il recupero degli scatti stipendiali. «Finalmente il merito entra per via contrattuale», ha commentato soddisfatto Massimo Di Menna, della Uil Scuola, che giudica positivamente anche la scelta di partire «in via sperimentale».