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Questo articolo è stato pubblicato il 27 novembre 2010 alle ore 09:34.
Arriva la mini-proroga per gli acconti fiscali dei contribuenti del Veneto colpito dall'alluvione dei primi giorni di novembre, ma si "dimentica" il capitolo contributi. È stato pubblicato ieri sera sul sito del dipartimento delle Finanze, in attesa di arrivare in «Gazzetta Ufficiale», il provvedimento che fa slittare al 10 dicembre (in realtà i pagamenti saranno effettuati il 16) i versamenti di Irap, Ires e Irpef.
A beneficiare della miniproroga saranno solo le imprese e i contribuenti indicati per nome negli elenchi allegati al decreto; le liste sono quelle stilate in questi giorni dal governatore del Veneto, Luca Zaia, in qualità di commissario delegato per l'emergenza alluvione, e contengono 3.343 imprese e poco più di 2.700 famiglie. Nel campo delle attività economiche, l'area più colpita è quella di Vicenza, mentre il numero più alto di sfollati si incontra a Casalserugo (Pd), dove 3.360 abitanti su 5.575 hanno dovuto abbandonare la propria casa. Nemmeno il fatto di essere stati inseriti negli elenchi, poi, garantisce una sospensione a 360 gradi degli obblighi: artigiani e commercianti, infatti, saranno comunque chiamati alla cassa martedì prossimo, 30 novembre, per versare i contributi previdenziali, che seguono lo stesso calendario degli acconti. Per fermare questo versamento, l'ordinanza resa nota il 16 novembre ipotizzava un provvedimento del ministero del Lavoro, di cui però a oggi non c'è traccia.
Questione contributi a parte, il provvedimento di via XX Settembre viene accolto con soddisfazione "vigile" dal governatore veneto: «Un buon primo passo – sostiene Luca Zaia –, ma ora ci aspettiamo che arrivi in fretta la sospensione definitiva». Il rinvio tampone, infatti, serve a permettere all'Economia di effettuare le «attività istruttorie» previste dall'ordinanza del 13 sugli elenchi inviati dal commissario; almeno in teoria, infatti, il ministero potrebbe decidere di depennare dalla lista qualche contribuente che si rivelasse privo dei requisiti necessari per accedere alla sospensione vera e propria, come quelle semestrali che in passato sono state concesse per altre aree del paese colpite da calamità naturali.