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Milleproroghe: altri 300 milioni per il 5 per mille, di cui 100 per la Sla. Bondi smentisce la tassa sul cinema

Cronologia articolo22 dicembre 2010Commenti (1)

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Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2010 alle ore 12:01.

Arrivano i fondi per finanziare il 5 per mille, viene prorogata di sei mesi la sospensione dei versamenti di imposte e contributi per gli alluvionati del Veneto.Slitta al 28 febbraio 2011 il termine ultimo per regolarizzare le case fantasma. E di un anno l'entrata in vigore della riforma della riscossione degli enti locali. Sono questi alcuni dei punti più significativi del decreto legge Milleproroghe - come anticipato dal Sole 24 Ore oggi in edicola - che ha ricevuto il via libera del Consiglio dei ministri. È giallo, invece, sull'arrivo della "tassa cinepanettone" di un euro a spettatore, per finanziare la proroga dei sgravi per il triennio 2011-2013. La misura, contenuta nella bozzza del milleproroghe, è stata categoricamente smentita del ministro Bondi.

Rifinanziato il 5 per mille
Arriva il promesso rifinanziamento del 5 per mille: 300 milioni di euro per il 5 per mille per il 2011 (oltre ai 100 giàstanziati dalla legge di stabilità) così come aveva promesso ieri il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Di questi 400 milioni, però, 100 saranno destinati alla ricerca eall'assistenza dei malati di sclerosi. «Le risorse complessive destinate alla liquidazione dellaquota del 5 per mille nell'anno 2011 sono quantificate nell'importo di 400 milioni di euro; a valere su tale importo - silegge in una bozza del provvedimento - una quota pari a 100milioni di euro é destinata ad interventi in tema di sclerosi amiotrofica per ricerca e assistenza domiciliare dei malati».

Proroga di sei mesi per alluvionati del Veneto
Slitta al 30 giugno 2011 la sospensione dei versamenti d'imposte e contributi dovuti dalle imprese e dalle persone fisiche colpite dalle alluvioni in Veneto. Gli oneri della proroga stimati in 95 milioni saranno recuperati per il 2010 dalle risorse provenienti da «rimborsi e compensazioni di crediti di imposta, esistenti presso la contabilità speciale 1778 Agenzia delle entrate- Fondi di Bilancio».

Studi di settore
Il termine del 31 dicembre per la revisione degli studi di settore «opera altresì per gli anni 2011 e 2012. Conseguentemente per l'anno 2011 i termini finali di redazione del piano della performance e della relativa relazione sono differiti per le Agenzie fiscali, rispettivamente, al 31 luglio e al 31 dicembre del medesimo anno».

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Nel Milleproroghe al via i fondi del 5 per mille

Sospensione lunga, anche oltre il 31 marzo 2011, per i versamenti fiscali e contributivi degli

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Case fantasma
Proroga per regolarizzare le case fantasma. Il termine del 31 dicembre 2010 attualmente previsto slitta al 28 febbraio 2011. Resta ferma la facoltà per l'Agenzia del Territorio di procedere, a partire dal 2 gennaio 2011, con tutte le azioni propedeutiche all'attribuzione della rendita presunta, con oneri a carico dell'interessato.

Riscossione dei comuni slitta di un anno
Slitta di un anno l'entrata in vigore della riforma della riscossione degli Enti locali. I Comuni avranno tempo fino al 31 dicembre 2011 per mettere a gara la concessione del servizio di riscossione. Lo prevede la bozza del decreto legge Milleproroghe, che in materia fiscale rinvia anche per gli anni 2011 e 2012 il termine di approvazione degli studi di settore da utilizzare per la gestione di ricavi e compensi. La proroga degli studi trascina in avanti anche i termini di redazione del piano della performance e della relativa relazione per le Agenzie fiscali: rispettivamente, al 31 luglio e al 31 dicembre del medesimo anno.

Incentivi al cinema
Prorogati gli sgravi fiscali per il settore cinematografico fino al 2013. Nel testo approdato a palazzo Chigi prima del Cdm la copertura (90 milioni) della misura era assicurata dagli spettatori tramite un sovrapprezzo di un euro sul biglietto d'ingresso. Per il triennio 2011-2013 venivaistituito, infatti, per «l'accesso a pagamento nelle sale cinematografiche o in altri luoghi per assistere a spettacoli cinematografici, un contributo speciale a carico dello spettatore pari a un euro, da versare all'entrata del bilancio dello Stato». L'eventuale maggior gettito eccedente sarebbe stato riassegnato al Fondo per le attività cinematografiche. L'ipotesi di questa tassa sul cinema è stata però smentita categoricamente dal mionistro Bondi con una nota del ministero dei Beni culturali.

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