House Ad
House Ad
 

Norme e Tributi Fisco

Agenti / La deduzione per cassa piace al fisco. Sul Sole 24 Ore le istruzioni per l'uso

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 09 febbraio 2011 alle ore 23:41.

Secondo l'agenzia delle Entrate, l'indennità suppletiva di clientela e quella meritocratica devono essere dedotte dalle imprese solo quando vengono effettivamente pagate agli agenti, mentre secondo la giurisprudenza il loro accantonamento deve essere effettuato annualmente, per poter essere fiscalmente dedotto.
Si ritiene che la posizione delle Cassazione sia giuridicamente più corretta, ma in base a questo orientamento se si accantona un'indennità inferiore a quella che verrà effettivamente liquidata all'agente, alla fine del rapporto, risulta difficile dedurre la differenza non accantonata.


In base all'articolo 1751, del Codice civile, nel caso di cessazione del rapporto di agenzia, il preponente è tenuto a corrispondere all'agente un'indennità, nel caso in cui, contemporaneamente: – l'agente abbia procurato nuovi clienti al preponente o abbia sensibilmente sviluppato gli affari con i clienti esistenti e il preponente riceva ancora sostanziali vantaggi derivanti dagli affari con tali clienti; – il pagamento di tale indennità sia equo.

Accordi economici collettivi
Secondo gli accordi economici collettivi, l'indennità di cessazione del rapporto di agenzia è costituita dall'indennità di risoluzione del rapporto (da versare al FIRR), da un'indennità suppletiva di clientela e da quella meritocratica.
L'indennità di risoluzione del rapporto o Firr è liquidata all'agente in sede di cessazione del contratto, anche senza che vengano rispettate le condizioni previste dall'articolo 1751, comma 1, Codice civile (ad esempio, sostanziali vantaggi del preponente per nuova clientela o nuovi affari). Entro il 31 marzo di ogni anno, le ditte aderenti alle organizzazioni sindacali, stipulanti gli Aec, devono versare al Fondo Indennità Risoluzione Rapporto (Firr), gestito dall'Enasarco, un accantonamento di questa indennità, calcolato in proporzione alle provvigioni maturate nell'anno precedente dall'agente.
L'indennità suppletiva di clientela viene corrisposta all'agente, in aggiunta a quella precedente, solo se il contratto a tempo indeterminato si scioglie su iniziativa della casa mandante per fatto non imputabile all'agente. Spetta anche se non viene rispettata la prima condizione dell'articolo 1751, comma 1, Codice civile ed è pari a una percentuale delle provvigioni complessivamente maturate dall'inizio alla cessazione del contratto. L'indennità meritocratica, infine, viene corrisposta in aggiuntiva alle altre due (Firr e suppletiva), solo se l'importo di queste ultime è inferiore al valore massimo previsto dall'articolo 1751, comma 3, Codice civile e comunque se vengono rispettate le condizioni dell'articolo 1751 (ad esempio, aumento del fatturato con la clientela esistente e/o acquisizione di nuovi clienti).

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Agenzia Entrate | Corte di Cassazione | Enasarco | Firr | Fisco | Fondo Indennità Risoluzione Rapporto |

 

Tuir
Riguardo alle deduzione delle indennità suppletive di clientela e meritocratiche, l'Agenzia ha avuto orientamenti contrastanti negli ultimi anni, passando dalla deduzione per competenza, «anno per anno ipotizzando la cessazione di tutti i rapporti di agenzia in essere per causa non imputabile all'agente» (risoluzione n. 59/E/2004, nota 9/120/1980, in sintonia con la precedente sentenza della Cassazione 10221/2003), alla deduzione per cassa (circolare 42/E/2007). Questo recente orientamento delle Entrate venne deciso a seguito delle mutate prese di posizione della Cassazione (sentenze 24973/2006 e 1910/2007). Infatti, non si ritenne più «sostenibile la tesi interpretativa secondo cui l'accantonamento ai fondi per indennità di cessazione del rapporto di agenzia, valorizzato nelle sue diverse componenti (indennità di risoluzione, indennità suppletiva e, se ne ricorrono i presupposti, indennità meritocratica)» dovesse essere fiscalmente deducibile per competenza.
Per le Entrate, quindi, la deduzione deve avvenire con il principio di cassa, cioè solo al momento dell'erogazione dell'indennità all'agente.
Successivamente, però, riguardo all'accantonamento dell'indennità suppletiva di clientela, la Cassazione, nella sentenza 13506/2009, ha nuovamente sostenuto la deduzione per competenza, in quanto trattarsi di un accantonamenti rientrante tra quelli dell'articolo 105, comma 4 del Tuir. Il cambiamento di orientamento della Cassazione è dovuto al fatto che il nuovo testo dell'articolo 1751, Codice Civile, applicabile a decorrere dal 1° gennaio 1993, non distingue più l'indennità di fine rapporto degli agenti o FIRR (già deducibile con il principio di competenza) dall'indennità suppletiva di clientela. Quest'ultima sarebbe, quindi, deducibile per competenza, poiché riconducibile all'articolo 17, comma 1, lettera d, Tuir, come richiamato dall'articolo 105, comma 4, Tuir, che consente di dedurre tale costo, senza considerare i limiti imposti dall'articolo 109, Tuir (relativamente alla certezza dell'an e del quantum del costo).
© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PROBLEMA
Nella circolare delle Entrate n. 42/E/2007, dove si è passati dalla deduzione per competenza a quella per cassa, l'agenzia ha fatto riferimento agli accantonamenti valorizzati nelle loro "diverse componenti (indennità di risoluzione, indennità suppletiva e, se ne ricorrono i presupposti, indennità meritocratica)".
Si ritiene che la "indennità di risoluzione", citata in questo passaggio, non sia quella da versare annualmente al Fondo Indennità Risoluzione Rapporto (FIRR), presso l'Enasarco, da parte delle imprese aderenti alle organizzazioni sindacali, stipulanti gli Accordi economici collettivi, in quanto il costo di quest'ultima è di competenza civilistica e fiscale degli esercizi nei quali maturano le provvigioni alle quali si riferiscono i versamenti.


L'INDENNITÀ DEL CODICE CIVILE

L'importo
L'indennità non può essere superiore a «una cifra equivalente ad un'indennità annua calcolata sulla base della media annuale delle retribuzioni riscosse dall'agente negli ultimi cinque anni e, se il contratto risale a meno di cinque anni, sulla media del periodo in questione» (articolo 1751, comma 3 del Codice Civile)

L'esclusione
L'indennità non è dovuta se «il preponente risolve il contratto per un'inadempienza imputabile all'agente», talmente grave, da non consentirne neanche la prosecuzione provvisoria, se «l'agente recede dal contratto» (tranne i casi di recesso per circostanze attribuibili al preponente o all'agente, quali età, infermità o malattia), ovvero se, in accordo con il preponente, «l'agente cede a un terzo i diritti e gli obblighi» che sono legati al contratto

Deduzione per cassa / I documenti delle istruzioni per l'uso

LE ALTRE GUIDE

Il lavoro autonomo
Irap entro il primo marzo
Certificati medici online
Il contratto tra committente e prestatore può essere verbale
La dichiarazione Iva autonoma esonera dalla comunicazione dati
Nel part-time contratti a contenuto vincolato
Deducibilità degli interessi passivi
I rimborsi Iva si chiedono online
Cud 2011, tempi stretti per i datori di lavoro
Opzione Irap entro il primo marzo

Shopping24

Da non perdere

Economia Usa a stelle e (7) rischi

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Usa e per quella globale, inevitabilmente

Senza Pedemontana le imprese frenano

Se ne parla da vent'anni e ancora non c'è. L'Expo 2015 sembrava l'occasione buona per arrivare in

Lettere

I mutui latitano ma le banche abbiano più coraggio Mi chiamo Andrea Bucci, sono un giovane

Il posto italiano sul treno cinese

Dapprima le cattive notizie: l'anno appena trascorso è stato, per gli italiani, il peggiore del

Grillo è tornato e vuole contendere l'elettorato a Berlusconi

Una mossa a effetto di Beppe Grillo era attesa come inevitabile ormai da qualche settimana. Da

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da