Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 marzo 2011 alle ore 16:57.

My24
Carcere per le botte all'amante, è maltrattamento in famiglia (Ansa)Carcere per le botte all'amante, è maltrattamento in famiglia (Ansa)

Custodia cautelare in carcere per il reato di maltrattamenti in famiglia per chi picchia l'amante. La caratteristica di relazione stabile, tipica di alcuni rapporti extraconiugali, ha indotto la Corte di Cassazione (si legga la sentenza su Guida al diritto) a estendere il reato di maltrattamento in famiglia, e la conseguente pena, anche a una relazione adulterina. Gli ermellini hanno confermato la custodia in carcere, applicata dal tribunale di Messina, nei confronti di un uomo che aveva malmenato la sua amante procurandogli volontariamente delle lesioni.

Dire in privato all'amante del marito che è «un cesso» non è elegante, dirlo in pubblico è un reato

Tra moglie e marito non mettere suocero (o suocera), lo dice la Cassazione

L'uomo si era difeso affermando che la relazione non sarebbe mai sfociata in uno stabile rapporto
Secondo la difesa del fedigrafo manesco non esistevano i presupposti del reato di maltrattamenti in famiglia. Il suo assistito, infatti, conviveva con la moglie e i figli nell'abitazione coniugale e la sua relazione non sarebbe mai sfociata in «uno stabile rapporto di comunità familiare», tale da determinare quei reciproci rapporti e obblighi di solidarietà e assistenza che sono elementi costitutivi del delitto contestato.

Per i giudici è rilevante la stabilità del rapporto extraconiugale
Di parere diverso i giudici di piazza Cavour, secondo i quali il carattere di stabilità del rapporto extraconiugale è rilevante nell'attribuzione del reato.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi