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Questo articolo è stato pubblicato il 02 marzo 2011 alle ore 13:03.

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Equitalia: recuperati 8,9 miliardi di tributi nel 2010 (LaPresse)Equitalia: recuperati 8,9 miliardi di tributi nel 2010 (LaPresse)

Il Fisco affina le armi e ha confermato anche nel 2010 un importante recupero dell'evasione. Equitalia, la società (51% Agenzia delle Entrate, 49% Inps) incaricata dell'attività di riscossione, ha comunicato infatti un incremento complessivo di riscossioni del 15% rispetto al 2009 (+ 27% sul 2008) per un valore che, al 31 dicembre 2010, si attesta a 8,9 miliardi tra imposte, tasse e contributi, non pagati dai contribuenti, ma dovuti ai vari enti creditori. Tra le regioni, i maggiori importi riscossi arrivano dalla Lombardia, con quasi 1,9 miliardi. Seguono Lazio (1,2 miliardi), Campania (869 milioni) e Toscana (722 milioni). Tra le città, spiccano Milano con 1,1 miliardi e Roma, quasi un miliardo. Seguono Napoli (473 milioni) e Torino (389).

Le sinergie
L'affinamento delle attività di riscossione, grazie anche alle sinergie messe in atto con Agenzia delle Entrate, Inps e Guardia di Finanza, ha consentito di ottenere un significativo incremento delle somme recuperate dalle morosità rilevanti. Rispetto al 2009, infatti, sono aumentati del 17% gli incassi dei grandi debitori, cioè dei contribuenti che devono al Fisco oltre 500 mila euro e che hanno rappresentato il 20% del totale riscosso.

Le rateazioni
Grande importanza ha rivestito lo strumento delle rateazioni delle cartelle che ha consentito ai contribuenti in difficoltà di regolarizzare la propria posizione con il Fisco, migliorando la collaborazione con i cittadini e riducendo il contenzioso. In totale, al 31 dicembre 2010, le rateazioni concesse hanno raggiunto quota un milione per un importo che supera i 14 miliardi di euro.

La direttiva anti-burocrazia
Nell'ottica del miglioramento dei rapporti con i contribuenti, nel 2010 è stata emanata la cosiddetta direttiva anti-burocrazia, grazie alla quale i cittadini destinatari di una cartella che ritengono non dovuta possono interrompere le procedure di riscossione presentando, direttamente a Equitalia, una semplice autodichiarazione supportata dalla documentazione giustificativa. In tal modo è l'agente della riscossione a farsi carico della verifica con l'ente creditore e si evita ai cittadini di fare la spola tra gli uffici pubblici.

Più sportelli
Equitalia ha inoltre ampliato la rete degli sportelli sul territorio, con aperture pomeridiane degli uffici e attivato canali alternativi per ridurre le attese e velocizzare le procedure. È il caso dell'estratto conto online, che consente di avere un check up fiscale dal proprio pc, ma anche dei pagamenti sul web, dell'assistenza diretta e virtuale attraverso sportelli dedicati.

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