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Questo articolo è stato pubblicato il 11 marzo 2011 alle ore 07:58.

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La crisi morde e le dichiarazioni presentate dalle famiglie per ottenere prestazioni sociali – dalla social card alle agevolazioni per asili nido agli sconti su libri scolastici o sulle bollette – hanno registrato nel 2009 un'accelerazione del 16,7 per cento. La corsa ha caratterizzato tutte le regioni, con l'unica eccezione del Molise. È quanto emerge dal Rapporto Isee 2010, pubblicato ieri dal ministero del Lavoro. Il riconoscimento del beneficio avviene sulla base dell'Isee (indicatore della situazione economica equivalente) di chi ne fa richiesta.

Nel 2009 sono state 6,9 milioni le dichiarazioni sostitutive uniche (il modello di autocertificazione con cui si fa richiesta di prestazioni agevolate), contro le circa 5,8 del 2008. L'accelerazione è stata dovuta anche all'introduzione della «carta acquisti», avviata nel 2008.

Dal 2002, da quando cioè il sistema Isee è operativo, il numero di dichiarazioni è più che triplicato, passando da poco più di due milioni a quasi sette milioni. Nel 2009 la «popolazione Isee» è stata di oltre 17 milioni di persone, quasi il 30% dei residenti in Italia. Si è concentrata nel Mezzogiorno: a quest'area va ricondotto più del 60% delle dichiarazioni. In sole quattro regioni (Sicilia, Campania, Puglia e Calabria) è stata registrata oltre la metà del totale nazionale. Al Sud quasi un nucleo familiare su quattro ha richiesto un numero elevato di prestazioni, da quattro in su.

Sei richiedenti su dieci hanno fatto domanda per prestazioni di carattere economico assistenziale. Al secondo posto il settore della casa e dei servizi di pubblica utilità (agevolazioni per gas ed elettricità, trasporto pubblico eccetera) con un richiedente su tre. Al terzo i servizi di istruzione: uno su tre ha riguardato le prestazioni scolastiche e gli asili nido, uno su sei quelle universitarie (si veda anche la tabella).

Nel 2009 anche le prestazioni in ambito socio-sanitario regolate da Isee sono risultate più diffuse nel Mezzogiorno (18% dei richiedenti). L'esenzione dei ticket sanitari si è concentrata invece in Veneto e in Sicilia: su cento prestazioni richieste, in Italia sono sette quelle relative ai ticket sanitari, il doppio nel Veneto e il triplo in Sicilia. Tra le «altre prestazioni» (17% dei richiedenti), la percentuale di nuclei che hanno richiesto l'Isee in questo ambito si è fermata al 4%, anche se nel Nord Ovest quasi una richiesta su otto ha avuto proprio questo obiettivo. Per molte famiglie i problemi di salute si sono intrecciati al disagio economico e abitativo: la maggioranza di chi ha richiesto servizi socio-sanitari ha anche fatto domanda per servizi abitativi (75%) e prestazioni di assistenza economica (87%).

Per quanto riguarda l'età delle persone che hanno fatto richiesta di prestazioni agevolate e che hanno costituito i nuclei familiari Isee nel 2009, un richiedente su otto è risultato anziano. Tendenza che si è consolidata con l'introduzione della «Carta acquisti» nel dicembre del 2008. I destinatari della social card sono infatti gli over 65enni e i bambini sotto i tre anni.

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