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Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2011 alle ore 23:37.

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Nel 2010 le entrate tributarie strutturali hanno tenuto, e hanno chiuso l'anno a quota 403,3 miliardi di euro, lo 0,3% in più rispetto al 2009. Il gettito totale è invece in flessione dello 0,6%, ma solo per la diminuzione delle una tantum come per esempio lo scudo fiscale, la cui ultima tranche ha portato solo 600 milioni (contro i 5 miliardi del 2009). L'esordio del 2011 porta poi numeri più brillanti, con un incremento del 3,3% rispetto alla raccolta fiscale del gennaio 2010.

I dati certificati sono arrivati ieri da dipartimento delle Finanze e Ragioneria generale dello stato, con la pubblicazione del Bollettino relativo a dicembre scorso e del rapporto sul 2010.

Nel calcolo complessivo, effettuato secondo il criterio della competenza, calano del 2,7% rispetto all'anno precedente le imposte dirette, che scontano principalmente il venir meno di 6,1 miliardi di euro legati alle sostitutive. Tra queste spicca la sostitutiva su redditi nonché e ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (–6.053 milioni di euro), per la maggior parte rappresentata dalle ritenute su interessi e premi corrisposti da istituti di credito (–5.337 milioni di euro).

A contenere il calo è stata la regina delle imposte: l'Irpef, che il bollettino chiama Ire. Il gettito 2010 è stato di 164,757 miliardi, che rispetto all'anno precendente equivale a un +4,4 per cento. L'aumento è legato a più fattori tra cui i rinnovi contrattuali del pubblico impiego del febbraio e luglio 2009 e il pagamento degli arretrati. Le ritenute nel settore pubblico, infatti, sono cresciute in un anno del 5% (61,9 miliardi) contro l'1,7% (63,7 miliardi) del settore privato e lo 0,5% dei lavoratori autonomi (13,5 miliardi). Stessa dinamica per le il fisco dei territori: sia l'Irap sia le addizionali all'Irpef aumentano il proprio gettito nel settore pubblico, mentre l'economia ancora in difficoltà colora di rosso il consuntivo legato ai privati. Positiva per l'Irpef anche l'autotassazione che, tra saldo e acconto ha rastrellato 24,859 miliardi. Anche in questo caso il segno più (10,2%) rispetto al 2009 è imputabile a un fattore extra, cioè il differimento al 2010 del 20% dell'acconto Irpef per il 2009. L'Imposta sul reddito delle imprese resta invece in rosso, ma arrivando a 37 miliardi di euro non si allontana molto dai livelli 2009 (-0,4%). Risultato, questo, che secondo il Dipartimento sconta i versamenti dell'addizionale Ires, cioè la Robin Tax sulle imprese petrolifere, introdotta dal 2009 con la prima manovra triennale (Dl 112/08). Per effetto del meccanismo del saldo e dell'acconto con cui si versa l'imposta, l'addizionale ha generato nel primo anno di versamento maggiori entrate una tantum rispetto al 2010.

L'anno scorso ha visto segnali di risveglio anche per l'Iva, cresciuta del 4% con un incasso complessivo di 115,6 miliardi di euro. A gonfiare l'imposta sono state soprattutto le importazioni di merci (+32%), mentre gli scambi interni hanno tenuto (+0,9%) soprattutto grazie all'accelerazione registrata nell'ultima parte dell'anno. A sostenere l'Iva è stata anche la stretta sulle compensazioni, che secondo la ragioneria ha prodotto a fine anno una contrazione di oltre 8 miliardi (per le nuove regole si veda pagina 33): nel 2009 le compensanzioni tra imposte dirette, indirette, territoriali e vincite erano state di 35,5 miliardi, nel 2010 si sono ridotte a 27,4 miliardi (-22,7%).

Ma è tutto il capitolo dell'anti-evasione a segnare i numeri più brillanti, a partire dagli incassi da ruoli che hanno accumulato 5,9 miliardi di euro (+17,9% rispetto a 12 mesi prima). Di questi, 3,9 miliardi arrivano dalle imposte dirette, con oltre 2,5 miliardi recuperati dalle persone fische e 1,4 dalle imprese. Gli altri 1,9 miliardi, inevitabilmente, riguardano quasi tutti i recuperi Iva. Per le altre imposte dirette, che però valgono meno, il segno è prevalentemente rosso.

Il monitoraggio della Ragioneria ha portato ieri anche i dati dei versamenti contributivi, che rimangono in linea con i livelli 2009 (-0,1%).

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TAG: Fisco, Ire

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