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Questo articolo è stato pubblicato il 24 marzo 2011 alle ore 12:42.

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Via alle verifiche sul patrimonio immobiliare degli enti di previdenzaVia alle verifiche sul patrimonio immobiliare degli enti di previdenza

È partita l'indagine conoscitiva sugli immobili di proprietà degli enti di previdenza. Ieri la Commissione di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale presieduta dall'onorevole Giorgio Jannone ha incontrato i vertici dell'Inpdap. La prossima audizione è prevista per mercoledì 30 marzo, ma ancora non si conosce l'ente che sarà invitato.

«Abbiamo visto l'Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica, che raccoglie il più grande parimonio immobiliare - racconta Giogio Jannone - si tratta di decine di migliaia di immobili, abbiamo posto molte domande tecniche e l'ente ci ha chiesto almeno una settimana di tempo per fornire le risposte».

Tra i quesiti che sono stati posti ieri e che saranno fatti a tutti gli enti – rappresentati da presidente, direttore generale e dirigente responsabile – c'è il rendimento del patrimonio immobiliare. La risposta in parte già la si conosce (si veda «Il Sole 24 Ore del 25 febbraio scorso). I rendimenti del patrimonio immobiliare delle casse, in base ai dati del bilancio 2009, derivano in gran parte dai canoni di locazione e mediamente sono molto contenuti e vanno dall'1,32% della cassa geometri al 3,79% dei periti industriali. Il dato dei notai, che nel 2009 hanno dichiarato un rendimento dell'8,6% in realtà è generato da una sostanziosa plusvalenza da cessioni.

Un'altra domanda che la commissione intende fare riguarda eventuali "affitti di favore" concessi. E questo non deve stupire visto che l'indagine sul patrimonio immobiliare del enti previdenziali è nata sulla scia dello scandalo del Pio Albergo Trivulzio, che ha concesso numerosi appartamenti a prezzi di favori a vari personaggi nella "Milano bene".

Jannone intende indagare anche sul passato recente. «Chiediamo anche con quali criteri si è proceduto alla dismissione degli immobili - spiega Jannone – e contiamo di andare a ritroso almeno di tre anni, quindi dal 2007».

I tempi per l'indagine saranno lunghi, «ma - afferma Jannone - la moral suasion comincia già a dare i suoi effetti; già con l'indagine sugli investimenti finaziari dopo il crack Lehman si è alzata l'attenzione degli enti negli investimenti finanziari».

Tra le questioni che saranno approfondite c'è anche quella delle occupazioni abusive degli immobili, e del livello di contenzioso tra ente ed inquilini. La Commissione intende indagare sia sugli immobiligestiti direttamente che su quelli affidati a fondi immobiliari «vogliamo conoscere - dice Jannone - quali sono i criteri in base ai quali è stato selezionato il soggetto terzo».

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