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Questo articolo è stato pubblicato il 26 marzo 2011 alle ore 13:51.

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Gli avvocati al lavoro dal lunedì alla domenicaGli avvocati al lavoro dal lunedì alla domenica

Sabato mattina in ufficio, per completare il lavoro rimasto arretrato durante la settimana, per cercare la concentrazione che dal lunedì al venerdì è interrotta dalle telefonate e dalle riunioni e perchè le scadenze imposte dai clienti non sempre coincidono con il tradizionale calendario lavorativo.
Per gli avvocati d'affari la settimana non finisce il venerdì,e spesso il week-end è una risorsa e non un momento per ricaricare le batterie.

Come racconta il blogger inglese Legal Bizzle che trascorre frequentemente il weekend alla scrivania per mandare le bozze dei contratti ai clienti, e per completare le attivitá amministrative che non si incastrano nell'agenda settimanale. Il blogger ha spiegato questa "tradizione" in un post che ha scatenato un dibattito tra i professionisti oltremanica.
In Italia come in Inghilterra, durante i weekend e i giorni di festa gli studi legali sono aperti e funzionanti.

«Il weekend gli studi legali sono aperti e soprattutto operativi», commenta Luca Failla, socio fondatore dello studio legale LabLaw, che ammette che lavorare il fine settimana è la regola e non l'eccezione per tutti i professionisti, da praticanti a soci.
«Il sabato ci si dedica maggiormente alla programmazione, all'approfondimento e alla revisione di pareri e contratti», spiega Failla, «anche se ci capita di gestire licenziamenti individuali e procedimenti d'urgenza, come quando ho dovuto gestire per due volte il licenziamento di un dirigente il 24 dicembre».
«Poche categorie professionali come quella forense agognano così intensamente i fine settimana a partire dalla tarda mattinata del lunedì», è il commento di Matteo Bascelli di Orrick.

«L'anelito del weekend è sinonimo di affanno, la condizione nella quale gli avvocati e in particolare le nuove leve si trovano per definizione ad esercitare la professione.
Sin dalle prime ore di ciascuna delle 52 settimane dell'anno, l'avvocato comincia a riempire il relativo fine settimana di tutto ciò che l'esperienza gli insegna non potrà essere soddisfatto nel corso dei precedenti 5 giorni lavorativi, nel tentativo di emulare ciò che ogni brava casalinga fa gestendo il ripostiglio di casa», spiega Bascelli.
Che stila anche la classifica dei "migliori fine settimana dell'anno".

«Nessun weekend è così prezioso come quelli incastonati nei mesi immediatamente precedenti l'estate, quando l'attività professionale rovente è alleviata dalla frescura artificiale dei condizionatori e dal pensiero delle famiglie che godono delle "copiose messi" prodotte dalle madri e dai padri avvocati, anche e soprattutto grazie ai fine settimana», aggiunge.
Certo è che la tecnologia dovrebbe offrire uno strumento per alleggerire questo carico, rendendo possibile lavorare da casa in remoto. Soprattutto quando si lavora in diverse giurisdizioni che hanno giorni di festa variabili.

«Lavorando all'interno di una practice internazionale, è molto facile che le festività del Paese in cui si lavora non coincidano con quelle del cliente», commenta Giuliano Iannaccone, socio dello studio americano Tarter Krinsky & Drogin con sede a New York. «Può capitare dunque che durante il 4 luglio, giorno in cui negli Stati Uniti si festeggia il giorno dell'Indipendenza, un cliente chieda di controllare un documento importante e di avere un feedback il prima possibile».

«Oggi, grazie alle nuove tecnologie come l'iPad 2, è possibile avere uno strumento che ti permetta di avere a disposizione tutto il necessario per l'attività lavorativa oltre che diverse applicazioni utili per essere costantemente informati, per i momenti di relax e per il tempo libero», aggiunge il socio.

Iannaccone racconta che il weekend più particolare risale a qualche anno fa.
«Stavo seguendo un closing di un'operazione internazionale molto importante che comprendeva professionisti e imprenditori di diversi Paesi. Eravamo tutti riuniti in uno dei resort più esclusivi di Miami». Tutto normale se non fosse che quel sabato coincideva con l'inizio dello spring break, la settimana di vacanza che hanno a disposizione ad inizio primavera gli studenti americani. «Mentre tutta la città era in festa e in delirio, noi abbiamo trascorso buona parte della notte a modificare le diverse bozze dei documenti legali per essere pronti, praticamente all'alba, a concludere con successo il deal».

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