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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2011 alle ore 12:08.

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Arriva una bussola per orientarsi in una successione "sicura". È la nuova guida "Successioni tutelate. Le regole per un sicuro trasferimento dei beni", presentata a Roma dal Consiglio nazionale del notariato e 12 associazioni dei consumatori. Un vademecum, scaricabile gratuitamente, «di grande utilità», spiega il presidente dei notai, Giancarlo Laurini, «per chiunque intenda disporre consapevolmente dei propri beni secondo le regole previste dalla legge, prevenendo l'insorgere di problemi e contenziosi futuri che comporterebbero un aggravio di costi per le parti e per la collettività».

I contenuti della guida
La guida, realizzata in collaborazione con Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento dei consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori, illustra tra l'altro le norme (anche fiscali) in tema di "legittima", la quota di eredità che spetta di diritto ai parenti più stretti e della quale bisogna tenere conto nel redigere il proprio testamento, e di "chiamato all'eredità", che è l'interessato in prima persona a conoscerne la consistenza in termini di diritti e oneri del futuro lascito. Di qui la necessità di essere informato e valutare le modalità con cui accettarlo. Con una specifica, che forse non tutti sanno: il diritto di accettare un'eredità si prescrive in 10 anni. Mentre la dichiarazione di successione va presentata entro un anno dall'apertura della successione. Il legato, al contrario dell'eredità, non deve essere accettato.

La successione comporta anche importanti oneri fiscali: per facilitare ulteriormente il cittadino la seconda parte della guida è stata dedicata alla disciplina fiscale con una appendice dettagliata che riepiloga le imposte di successione. Alle donazioni, con cui si dispone del proprio patrimonio in vita, verrà dedicata successivamente un'apposita guida.

Ancora pochi italiani fanno testamento
Del resto gli italiani sono poco propensi a regolamentare la propria successione: nel 2009 in Italia sono state presentate all'agenzia delle Entrate 377.894 dichiarazioni di successione, di queste il 15,78% per testamento pari a 59.648 e l'84,22% per legge, pari a 318.246. Una tendenza che si conferma anche dai numeri del 2008: su 368.795 dichiarazioni il 15,62% delle successioni è avvenuta per testamento, pari a 57.640, e l'84,38% per legge corrispondente a 311.155 dichiarazioni. Secondo l'Istat poi i testamenti pubblicati nel 2009 sono risultati 113,7 ogni 100mila abitanti nel Nord-ovest, 111,5 nel Nord-est, 81,7 nel Centro, 79,1 nel Sud e 116,1 nelle Isole. Le regioni in cui si è registrato il maggior numero (rispetto alla popolazione) di testamenti sono la Liguria (189,5 su 100mila abitanti), il Trentino-Alto Adige (135,9) e il Friuli-Venezia Giulia (130,3). Le regioni in cui invece questo indice è più basso sono l'Umbria (65), la Campania (65,6) e il Lazio (76,6). Quanti invece si rivolgono al notaio? Nel Nord-ovest 26,6 unità (su 100mila abitanti), 38,1 nel Nord-est, 40,7 nel Centro, 52,9 nel Sud e 68,1 nelle Isole. Liguria (81,4 ogni 100mila abitanti), Puglia (79,3) e Sardegna sono le regioni dove il ricevimento dei testamenti da parte del notaio è più alto.

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