Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2011 alle ore 12:01.

My24

Appartamenti invendibili, un capannone ipotecato e il conto aziendale pignorato. Tutto perchè il software non ha rilevato il riporto a credito – da un anno all'altro, causa omessa dichiarazione, – dell'Iva.
È così che una società immobiliare con sede nel capoluogo lombardo si è vista recapitare una cartella esattoriale per il valore di 600mila euro, appunto, di omessa Iva». E solo l'altro ieri, dopo molti mesi di procedura, ha ottenuto una sentenza di sgravio totale, per cui si procederà a sbloccare ipoteche e pignoramenti. Intanto, resta il danno d'immagine e il rapporto con i terzi da ricucire.
A fronte della cartella esattoriale, infatti, Equitalia ha proceduto ad ipotecare il capannone, gli appartamenti detenuti e affittati ad inquilini che si sono immediatamente agitati smettendo di pagare, oltre al conto aziendale per pagare gli stipendi ai dipendenti e della normale gestione aziendale. E oltre al fatto che gli appartamenti-merce della società, a quel punto, non erano più vendibili.
«In questo modo – ha sottolineato l'avvocato milanese, Claudio Cosa – Equitalia si è garantita il pagamento per una cifra almeno doppia rispetto all'importo dovuto – e quindi per somme in eccesso, oltre ogni criterio di proporzionalità – ma ha anche bloccato l'operatività dell'impresa che, di fatto, per mesi è rimasta paralizzata».
La sentenza di sgravio totale giunta pochi giorni fa sbloccherà la situazione ma le locazioni non pagate, gli appartamenti invenduti e soprattutto il danno di immagine nei confronti di clienti e fornitori restano.
«Mentre – conclude l'avvocato Cosa – un preventivo controllo giurisdizionale (come prevedono gli articoli 615 e 617 del Codice di procedura civile) avrebbe potuto evitare il tutto».

(L.Ca.)

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi